- L’uomo è un dio caduto e al tempo stesso un
dio che risorge dalla caduta. Il luogo della caduta è l’“umano” a
cui tutti sono bramosamente legati.
- Dall’uomo che risorge mediante le forze pure
della conoscenza, emana l’amore di cui si alimenta il Regno dei Cieli.
- È il nutrimento che sempre nell’umano è
derubato o sottratto da Lucifero, perché Lucifero vuole nutrirsi del
sentire umano, onde ogni sentimento umano è un inganno, un’ipocrisia,
una gioia che per purificarsi deve ogni volta divenire dolore.
- Chi non conosce questo soffrire per ritrovare
ciò che negli istanti piú veri dell’anima ha aperto il varco alla
beatitudine vera, non può conoscere l’alimento sacro del Graal.
- Non v’è amore, se non v’è alimento del
Graal. L’amore è l’interna identità di due esseri come essenza, o
germe, della vita risorgente dalla morte del cosmo. Perché il cosmo è
morto: tutto ciò che riluce nel firmamento può rilucere perché è
minerale, perciò riflette la luce, non è la luce.
- Ma l’uomo impara a conoscere la luce nella
sfera in cui la vita dello spirito è eliminata. Da questa luce di
Lucifero egli tende alla sorgente della Luce. L’Amore è questa
sorgente, ma per giungervi occorre ogni volta vincere il custode della
luce riflessa: Lucifero.
- Gli Dei, le Gerarchie, sono tessuti d’Amore
Divino, ma non sanno che cosa sia l’Amore, perché essi lo sono. È l’uomo
che da “fuori” di essi deve irradiare verso essi l’amore, perché
essi lo sperimentino come dono di un essere “libero”: libero di non
amare, dapprima. Essi non conoscono l’Amore perché sono fatti di Amore,
sono dalla loro stessa natura costretti ad amare. Per loro la Beatitudine
Divina è l’alimento naturale: se ne nutrono, ma è l’essenza loro
propria. L’uomo può conoscerla.
- La Forza-Cristo è la sola che può unire la
coppia umana, la sola che può dare l’identità una a due esseri che si
amano, perché è la forza che inizia la ricostituzione della coppia
superumana, per la redenzione dell’umano dall’impulso dell’antico
peccato.