L'Archetipo Anno III n. 10, Agosto 1998
I Quaderni
RICOSTITUZIONE DELLA COPPIA SUPERUMANA
L'amore christico è la Forza che fa vincere, perché fa enucleare in ciascuno il principio che non può essere sopraffatto da nulla: il nocciolo della vita inesauribile e vittoriosa.
Rispetto a tutto ciò che è impedimento, equivoco, natura, oscurità, questo principio è vittorioso solo per il fatto che è. È intoccabile dalle forze infere, pur movendosi tra esse, è inafferrabile dagli eventi umani, pur essendone spettatore e conoscitore. È il principio capace della piú profonda immersione nell'umano e della completa negazione di sé, grazie al suo permanere intatto, per virtú di tale negazione: trascende ogni essere nel non essere in cui afferma la sua infinita libertà e la sua simultanea capacità di donarsi: tutto accoglie e a nulla è riducibile. Svellendosi di continuo dalla profondità in cui la natura, a cui si dona, tende ad afferrarlo, è di nuovo capace in ogni attimo dell'infinito amore che attinge alla propria essenza, e perciò trasforma dall'intimo la dolorante natura.
Assume il dolore come materia creativa del suo potere di amore.
Questo è il principio profondamente anelato nell'amore reciproco: unire insieme i cuori, le vite, la fedeltà, la devozione e pregare perché la Sorgente di sé faccia scorrere l'alimento di Luce, perché l'essere abbia il suo movimento dal beato principio, che è il principio dell'amore, e perché l'armonia operante per il Christo sulla terra sia consacrata. Al Christo, non a un dio lontano, ma al principio d'amore presente e possente nel segreto dell'anima. Perciò un amore come opera terrena, come incontro vitale e attivo, come cooperazione di cuori pulsanti nell'impegno quotidiano tra i propri fratelli.
Tale è l'opera audace nel mondo, la consacrazione al Grande Iniziatore, un trascendimento del buio umano senza rinunciare all'umano, un ritrovamento della luce nella tenebra, per virtú di infinita purificazione dell'umano immerso nella tenebra.

Massimo Scaligero

(M. Scaligero, Manoscritti inediti, Quaderno IX, Marzo 1969)
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