Ciò che deve essere operato secondo l'Amore Divino deve essere
veduto con sguardo libero, che guarda oltre gli inganni delle parvenze.
Ci sono sentimenti plausibili che hanno soltanto il còmpito di agire
come trabocchetti dell'Avversario.
L'umiltà, la compassione, l'altruismo, la filantropia, senza conoscenza
non possono servire il Mondo Spirituale: sono la sfera del sentire antico
legato alla fisicità, o alla terrestrità: sono espressioni
dell'ego, di quello che oggi si scatena in pseudo-impulsi sociali di salvazione.
È il bene dell'ego, il luciferico bene, privo delle forze illuminatrici
della conoscenza: che è dire prive del Christo.
L'Amore vero, l'Amore solare, è quello che viene reso operante dalla
conoscenza. Questo Amore va protetto soprattutto dalle insidie di Lucifero.
Ma è la forza che un giorno libererà Lucifero. Perché
Lucifero non ha conosciuto il Christo: lo potrà conoscere un giorno
per mezzo dell'uomo, e allora sarà la sua redenzione. Però
soltanto l'uomo che vince Lucifero potrà un giorno, per virtú
di tale vittoria, ricongiungere questo Essere irregolare con Colui che
lo redimerà.
Ma l'uomo che si apre all'amore superno, per la restituzione dell'umana
unità della coppia angelica, deve essere terribilmente attento agli
attacchi di quell'Avversario la cui volontà per ora è l'opposizione
alla liberazione dell'uomo.
Occorre uno stato di coscienza libero e terso: una calma fiducia, una lucente
stabilità dell'anima nella sua essenza spirituale, un'assoluta indipendenza
dalle grettezze umane o dalle preoccupazioni terrestri, una fiducia radicale
nella connessione di tutta la vicenda con il Christo: un affidamento integrale
all'operare dello spirito, libero di vincoli: il coronamento è una
esperienza obiettiva del dominio sovrasensibile.
Nel momento in cui l'a-umana adamantinità è conseguita, risuona
il misterioso suono dell'unione sempiterna che vince millenni di attesa
e di delusione: risuona la melodia primigenia segreta nel tessuto del destino
cosmico che vuole il suo compimento. È un abbraccio sacro e rifulgente
di divina volontà che prorompe inattesa: questa musica attendeva
da un infinito tempo. Ora risuona, grazie alla superiore ascesa all'a-umano
adamantino.
(Manoscritti inediti, Quaderno VII, Marzo 1969)
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