L'Archetipo Anno III n. 3, Gennaio 1998
I Quaderni

RICOSTITUZIONE DELLA COPPIA SUPERUMANA

Una grande consacrazione è necessaria alla salvezza dell'uomo per realizzare nella nostra epoca l'altezza e la fedeltà dell'amore. È la prova da vincere con animo eroico, la prova piú difficile, la piú aspra, perché da essa scaturisca una linfa ricreatrice di vita. Se le anime saranno fedeli, pazienti, insistenti, se manterranno calore nella continuità e sapranno vincere la parvenza, potranno giungere al punto assoluto della libertà da cui possente si irradia ciò che non ha limite, epperò non è arrestato o alterato da alcuna maya. Questo è l'amore che vince: il suo gesto è creatore, sale dall'assoluta profondità o quiete dell'essere, ma in quanto in quella profondità v'è stato il coraggio di sprofondarsi. Si attua allora un mirabile incontro, una unità essenziale, angelica, delle anime. L'essenza è indicibile, ma percepibile, mediante intensa fervida volitiva contemplazione. È la piú alta esperienza, nella quale l'incontro risuona oltre l'infinito tempo come una beatitudine che troverà presto o tardi nel mondo la sua realizzazione.
Rispetto a questa esperienza sacra che si delinea sulla direzione della luce siderea e della gioia, della libertà e della sintonia "binomiale", la coscienza conosce la contingenza della propria individuazione e della individuazione dell'altro e di continuo deve ricondurla alla misura ritrovata.
Occorre realizzare il rapporto sino a superare quelle contingenze che solo da quella zona dell'aurea altezza possono essere riprese e risolte, con la dedizione che può essere realizzata nell'assoluto abbandono a una potenza dell'Io, che è potenza originaria d'amore nella trasparenza dell'anima, in un'altezza pura in cui si preparano le forme nuove dell'universo. Tale amore è necessario, nella sua purità sacrificale, alla Terra.
È l'Operatio Solis, secondo il senso che fiorí e fu alimentato nel San Graal.

Massimo Scaligero

(Manoscritti inediti, Quaderno IV, Dicembre 1968)
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L'amor gentile
L'amor gentile


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