RICOSTITUZIONE DELLA COPPIA SUPERUMANA
Una grande consacrazione è necessaria alla salvezza dell'uomo
per realizzare nella nostra epoca l'altezza e la fedeltà dell'amore.
È la prova da vincere con animo eroico, la prova piú difficile,
la piú aspra, perché da essa scaturisca una linfa ricreatrice
di vita. Se le anime saranno fedeli, pazienti, insistenti, se manterranno
calore nella continuità e sapranno vincere la parvenza, potranno
giungere al punto assoluto della libertà da cui possente si irradia
ciò che non ha limite, epperò non è arrestato o alterato
da alcuna maya. Questo è l'amore che vince: il suo gesto
è creatore, sale dall'assoluta profondità o quiete dell'essere,
ma in quanto in quella profondità v'è stato il coraggio di
sprofondarsi. Si attua allora un mirabile incontro, una unità essenziale,
angelica, delle anime. L'essenza è indicibile, ma percepibile, mediante
intensa fervida volitiva contemplazione. È la piú alta esperienza,
nella quale l'incontro risuona oltre l'infinito tempo come una beatitudine
che troverà presto o tardi nel mondo la sua realizzazione.
Rispetto a questa esperienza sacra che si delinea sulla direzione della
luce siderea e della gioia, della libertà e della sintonia "binomiale",
la coscienza conosce la contingenza della propria individuazione e della
individuazione dell'altro e di continuo deve ricondurla alla misura ritrovata.
Occorre realizzare il rapporto sino a superare quelle contingenze che solo
da quella zona dell'aurea altezza possono essere riprese e risolte, con
la dedizione che può essere realizzata nell'assoluto abbandono a
una potenza dell'Io, che è potenza originaria d'amore nella trasparenza
dell'anima, in un'altezza pura in cui si preparano le forme nuove dell'universo.
Tale amore è necessario, nella sua purità sacrificale, alla
Terra.
È l'Operatio Solis, secondo il senso che fiorí e fu
alimentato nel San Graal.
(Manoscritti inediti, Quaderno IV, Dicembre
1968)
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