L’Archetipo Anno IV n. 6, Aprile 1999

ESERCIZI

 
Proseguiamo nella pubblicazione degli esercizi dettati dalla Scienza dello Spirito volti a fortificare la vita psichica dell’uomo moderno, rendendolo atto ad attingere nella maniera corretta, in piena autonomia, al patrimonio di conoscenze al quale tale disciplina fa riferimento.

3o SPREGIUDICATEZZA

Proseguendo nella disciplina, il discepolo si educa a non fondare il proprio giudizio esclusivamente sul passato. Deve poter trascurare, in talune circostanze, ciò che ha acquisito con l’esperienza: aprirsi senza pregiudizi a nuove esperienze o ad un diverso giudizio riguardo a cose già interpretate.
Egli si esercita a tale attitudine coscientemente. Se, per esempio, qualcuno gli dice che il campanile del Duomo veduto poc’anzi si è spostato di 45°, non deve dire subito che ciò non è possibile: egli deve sempre sapersi riservare uno spiraglio aperto alla novità. Chi rimane ancorato a giudizi definitivi, immobilizza la propria anima. Non vi è giudizio umano che, rispetto all’evoluzione dell’uomo, possa considerarsi definitivo.
Il cercatore deve poter essere ricettivo verso l’inaspettato: altrimenti si chiude alla verità, ossia a ciò che è oltre il limite dell’ordinario conoscere.
Occorre rendersi indipendenti dai giudizi già formati, per poter accogliere l’ignoto. Grazie a tale attitudine, il corpo fisico e l’anima vengono trasportati a uno stato di superiore luminosità.

Regole per lo sviluppo interiore, da: La Via dei Nuovi Tempi, Ed. Perseo, Roma

 

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