Proseguiamo
nella pubblicazione degli esercizi dettati dalla Scienza dello Spirito
volti a fortificare la vita psichica dell’uomo moderno, rendendolo atto
ad attingere nella maniera corretta, in piena autonomia, al patrimonio
di conoscenze al quale tale disciplina fa riferimento.
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Per mezzo di questa qualità si giunge a vedere
il bello e il buono degli esseri e delle cose, in quanto si prescinde dagli
aspetti negativi. Lo spirito di tale attitudine può essere lumeggiato
da una leggenda persiana del Cristo: il Cristo vide un giorno un cane morto
abbandonato per la via. Egli si fermò a contemplarlo, i discepoli
che erano con Lui, invece, si scostarono presi da ribrezzo. Ciò
vedendo, il Cristo esclamò: «Che bei denti aveva questo animale!».
Persino in quella carogna, Egli sapeva trovare il bello.
Se, secondo tale spirito, si orienta
l’anima, si scorgerà in ogni cosa, o essere, la qualità positiva,
il meglio, proprio quando ciò riesce difficile.
Tale attitudine esercita una potente azione formatrice
sull’anima e sul corpo, in quanto il buono e il bello di un essere sono
la sua realtà: con la quale la nostra realtà entra in un
accordo di profondità.
Regole
per lo sviluppo interiore, da: La Via dei Nuovi Tempi, Ed. Perseo,
Roma
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