…La meditazione in comune,
è la meditazione di piú amici, riuniti dall’idea superiore
fraterna: i quali tuttavia compiono ciascuno la meditazione individuale
personale: solo molto piú in là possono compiere insieme
qualcosa secondo un tema unico, o un opus rituale unico.
È saggio muovere
da ciò che già si comincia a possedere lucidamente. Il valore
di simile azione meditativa in comune è l’atto interiore che unisce
tutti: la volontà di fare il lavoro individuale insieme. In questo
atto è il germe della fraternità meta-noetica, il nucleo
di una forza di Logos necessaria al mondo, in quanto formantesi nell’anima
individuale. L’operazione è tanto piú efficace, quanto piú
si compie con animo ieratico, compenetrato di questo contenuto occulto.
La meditazione individuale
compiuta con amici fraterni, può essere compiuta con maggiore sicurezza
e coraggio, fino ai massimi sviluppi, in quanto un ambito interiore di
anime congiunte dallo stesso intento è un ambito di raccolta di
forze cosmiche: un invisibile condensatore: questa la differenza con la
meditazione isolata. La quale è comunque la base.
da una lettera
inviata a un discepolo di Trieste
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