- Presso il
valico decisivo, occorre calmare tutto l’umano, essere
nell’incorporeo assoluto, nell’assoluta assenza di
psiche corporea, sino all’esperienza dell’aria, dell’aerità
spirituale assoluta, dove tutto è trasparenza e pura
creatività.
- Esaurito l’umano,
muove soltanto ciò che è assolutamente liberato, senza
corpo, senza impedimento.
- È come
entrare in un ampio Tempio dell’Universo, ove si celebra
il Mistero dell’Intelligenza Celeste. È il senso ultimo
dello spazio: l’atrio dello Spirito. La Via conduce alla
luce eterica del sentire e per virtú di questa alla
comunione con l’Originario Logos. È l’incarnazione
delle Forze cosmiche del sentire, in cui si determina il
karma e si crea il tessuto nuovo del mondo. Il karma si
estingue in questo sentire che incarna l’unità dello
Spirito con il Mondo: quando questo sentire non ha tale sua
sostanza eterna, allora si proietta negli eventi dolorosi
che suscitino il suo vibrare vero. Ecco perché nella piú
alta ascesi del Sentire – il Sacro Amore – si compie il
destino spirituale dell’uomo. Nell’esercizio dell’Amore
l’uomo affronta il vero essere, l’Io, vince l’ego,
consegue l’indipendenza da Lucifero.
- La vita
profonda del sentire si libera da ogni contenuto, sino a
essere sentimento del tutto, sentire cosmico, sentire puro.
Sentire puro che non ammette inganno luciferico, non ammette
moto o impulso che non sia la sua purità possente e
reintegrante: la sua liberazione giunge nella profondità
eterica del volere.
- Com’è tutto
confuso intorno, gli uomini disorientati o scatenati o
bramosi o ottusi, le situazioni peggiorate in senso morale
ed economico! Occorre una grande calma interiore, una quiete
stellare, una impassibilità di fondo, insieme a una grande
comprensione e compassione. Capire quello che avviene è il
primo movimento. La calma, dunque, un senso eterno dietro
tutto.
- Intensa
comunione dell’anima propiziata dall’ekāgrata assoluto:
comunione con tutti coloro che soffrono.
- Il vero senso
dell’opera è lo scaturire piú profondo della Forza
richiesta come guarigione dei mali del mondo, come potenza
terapeutica dei mali umani, che agisce nella nostra natura,
nell’esperienza quotidiana, in rapporto a ogni evento del
giorno, come misura del Logos.
- Il primo
sentore di un nuovo ciclo, presso al decomporsi di tutto un
decrepito mondo e alla confusione mentale dei suoi
interpreti, si accompagna al presentimento di quello che si
sta preparando. Presto saranno chiare tante zone della
coscienza, perché una Forza nuova che da tempo sta operando
attraverso il quotidiano dolore, sarà penetrata in esse,
come lo Spirito nell’Anima.
- È l’elemento
sovrasensibile che previene tutto, divora l’inutile,
supera l’illusorio, va dritto verso un contenuto non
supposto e tuttavia preciso. La Verità trionferà allora
sull’apparenza convenzionale della verità, sulla menzogna
sociale, sul dogmatismo delle relazioni etiche, su tutto l’inganno
del “tradizionale”.
- Si comincia a
delineare un rapporto ideale, come il tracciato di un nuovo
impulso della storia umana.
- Avvicinandosi
il valore che sinora l’anima ha solo avuto come una misura
di sé oltre se medesima, la visione del mondo si estingue
in quanto proiezione di un qualsiasi valore, della Terra o
del Cielo: si fa un grande vuoto terso del Cielo, ed è l’aprirsi
dell’altezza a un’esplorazione novella del mondo. Ma non
è un movimento ulteriore, bensí piuttosto un rovesciamento
assoluto del “vedere”: un essere secondo l’essere che
prima era negato, non veduto. Ora l’essere è il vedere
medesimo, che non dà luogo a sentimento, perché esso
stesso è la relazione ritmica, la piú ampia e universa,
perché viene non da una “deficienza”, ma da un
integrale essere: nel valore vivo. Ecco dunque che il
meditare, nella sua solarità, è il potere che ricongiunge
con la scaturigine del Logos, con potenza di investire tutta
la corporeità. Seguendo lo svolgersi del volere invitto
come il Sole, si ritrova la musica originaria dell’Universo.
L’anima è trasparente e vive d’eterno come del suo
respiro.