- Con il
Venerdí Santo si è giunti al momento della illuminazione
definitiva di Parsifal, il preludio della riconsacrazione
del Graal. Ognuno di noi deve affrontare questo nella
propria vita: attraversare i momenti della Passione,
procedendo verso il Mistero della Resurrezione; conoscere l’oscurità
che precede l’aurora, cosí da sentir nascere infine la
certezza della perennità dell’accordo celeste-terrestre.
Una grande calma scende allora dalle corone stellari sul
nostro cuore, perché l’anima sia concorde limpidamente
con le altre anime in questo cammino terrestre.
- È la
realizzazione del dono recato dal Cristo con la sua azione
folgorante. Era ormai disegno divino far vincere all’uomo
la reclusione nella sua soggettività, grazie a un Amore che
lo svincolasse dall’affettività espressiva del sangue,
degli istinti, dell’ego, della consanguineità, e tuttavia
lo lasciasse libero, secondo l’impulso della libertà
suscitato in lui da Lucifero. Christus, verus Luciferus.
Alla forza dell’Amore legata al sangue congiunse il puro
impulso dell’Io libero: il principio del Sacro Amore, del
Graal. L’Amore cosí scorre da anima ad anima: il sangue
versato sul Golgotha libera le originarie forze del sangue:
congiunge con l’Io eterno l’Io individuale. Questo è il
senso dell’incontro piú sottile dell’anima con l’anima.
- Nella Pasqua
il Cristo risorge. Sempre risorgerà. Ogni giorno il cuore
deve farlo risorgere, perché la vita non sia smarrita nel
nulla, ma dia il suo vero contenuto alla Terra, al Cielo,
alle Stelle, a se medesima.