La Resurrezione

Con il Venerdí Santo si è giunti al momento della illuminazione definitiva di Parsifal, il preludio della riconsacrazione del Graal. Ognuno di noi deve affrontare questo nella propria vita: attraversare i momenti della Passione, procedendo verso il Mistero della Resurrezione; conoscere l’oscurità che precede l’aurora, cosí da sentir nascere infine la certezza della perennità dell’accordo celeste-terrestre. Una grande calma scende allora dalle corone stellari sul nostro cuore, perché l’anima sia concorde limpidamente con le altre anime in questo cammino terrestre.
È la realizzazione del dono recato dal Cristo con la sua azione folgorante. Era ormai disegno divino far vincere all’uomo la reclusione nella sua soggettività, grazie a un Amore che lo svincolasse dall’affettività espressiva del sangue, degli istinti, dell’ego, della consanguineità, e tuttavia lo lasciasse libero, secondo l’impulso della libertà suscitato in lui da Lucifero. Christus, verus Luciferus. Alla forza dell’Amore legata al sangue congiunse il puro impulso dell’Io libero: il principio del Sacro Amore, del Graal. L’Amore cosí scorre da anima ad anima: il sangue versato sul Golgotha libera le originarie forze del sangue: congiunge con l’Io eterno l’Io individuale. Questo è il senso dell’incontro piú sottile dell’anima con l’anima.
Nella Pasqua il Cristo risorge. Sempre risorgerà. Ogni giorno il cuore deve farlo risorgere, perché la vita non sia smarrita nel nulla, ma dia il suo vero contenuto alla Terra, al Cielo, alle Stelle, a se medesima.

Massimo Scaligero

Da una lettera datata Pasqua 1975.

Immagine: Beato Angelico «La Resurrezione» Museo San Marco, Firenze.
La Madre di Gesú e le pie donne vanno al sepolcro e lo trovano vuoto. Un Angelo dice loro: “Egli non è piú qui, è risorto…”.