- Un giorno,
quello che è stato alimentato senza sosta,
quotidianamente, nel silenzio e nella solitudine, o con il
lavoro meditativo fraterno, fiorirà, diverrà canto,
suono, musica, da cui saranno consolati innumerevoli
cuori. Un giorno, ciò che già è nato nell’invisibile
e di ora in ora con il sacrificio e la dedizione viene
alimentato d’eternità, diverrà visibile.
- È tutto un
ritorno, ma non appare. Si crede di progredire, e invece
si ritorna. Felice è colui che riconosce la via come il
grande ritorno. Perciò mi posso dire felice, perché
riconosco la direzione: è tutto un ritorno: dove
immediato e diretto, dove indiretto e complesso sino a
parvenze tragiche. Il filo d’Arianna per l’uscita dal
labirinto è il cuore. Il quieto raccoglimento è il
sentiero verso il cuore, dove è aperto il varco verso l’Infinito.
- Attraverso
il cuore si giunge al calice di luce, al fluire liberato
nel profondo della corrente di kundalini: è la
purificazione lampeggiante, l’immediatezza non carpita
ma donata oltre il suo darsi, cosí che ecceda lo stesso
suo darsi: niente di essa è lasciato fuori: è tutto un
suo essere ripresa nella tersa direzione dell’immediatezza,
cosí che la corrente viene tutta redenta, resa,
restituita forza pura, splendente, radicalmente
adamantina. È questa la via della liberazione sottile, la
piú ardimentosa, ma la piú radicale, perché il flusso
profondo della brama viene istantaneamente fatto scorrere
nell’alveo dell’assoluta purezza, nel canale
incandescente e celeste della volontà, che è la
dedizione integrale al Sacro Amore. Fluente a quel grado,
anche la corrente antica del caos viene redenta. Il Sacro
Amore è vincitore!
- Liberazione
pura, sentiero segreto della Luce ritrovata, medicina
divina, potere della istantanea redenzione, riconnessione
trascendente, restaurazione della Gerarchia, silenziosa
trasmutazione, purezza siderea, adamantina
incorruttibilità, essenza dell’essenza trasfigurante,
libertà, aerità, levità, inafferrabilità,
determinazione assoluta della volontà: queste le
esperienze lungo il cammino.
- Una poesia
di continuo si crea nell’anima e irradia immagini di
luce e di forza inattese, nuovissime: una poesia che
risuona melodiosa nell’Universo, oltre ogni spazio,
divenendo armonia siderea, ricamo di correlazione tra
stella e stella, e se si cerca d’onde sorge, ci si
accorge che sorge dall’intimo dell’anima.
- Ma sulla
Terra non v’è Amore che non si svegli mediante il
dolore: ciascuno soffre per non essere amato, e vorrebbe
che il suo soffrire divenisse stimolo dell’Amore nell’altro,
ma l’altro non può conoscere altro dolore se non il
proprio, per il suo non sentirsi a sua volta amato. Questo
primitivo processo dell’avvicinarsi degli esseri secondo
la comunione che il cuore reca in sé compiuta, è un
lungo sentiero che deve essere percorso.