- Trovare il
sentiero che lascia la zona della dispersione, la calma
mentale, il vuoto, il puro essere, il segno di luce, il
fiore che irraggia incorporeo, l’aerità di luce oltre il
mentale, la realtà siderea, la volontà immateriale e
fulgurea, il puro essere, la Vita della Luce, la liberazione
dal fantasma della brama, lo svincolamento, il guizzo
liberatore, il moto reintegratore, il folgorare incorrotto,
la potenza adamantina, la fedeltà al Sacro Amore, la
trasmutazione di profondità, la guarigione radicale, la
medicina sottile, la vena del potere sidereo, il puro e
beato infinito: il Graal. Di immagine in immagine, espellere
l’essenza, identificandola con la parola, ma non è un
appressarsi o un girare attorno ad essa: che muove dal
cuore, perché nel cuore vive.
- Trovare le vie
dell’anima liberata, i possenti sentieri della comunione
sovrasensibile, che sono concreti e portatori della
obiettiva realtà. Il segreto è la concentrazione che non
si abbandona al proprio automatico movimento, ma crea di
continuo, di continuo traendo da sé il movimento come
nuovo, mentre il movimento antico, o “tradizionale”, è
la meccanica insistenza sul punto, o sulla cosa, o sul
simbolo, secondo una dormente automatica unidimensionalità.
Occorre che questo movimento dia la correlazione viva.
Questa concentrazione profonda, attiva, vivente, creatrice,
anche se muove mediante un qualsiasi segno o simbolo o
oggetto, è l’atto della Volontà pura: la via della
determinazione solare del pensiero sino al prodigio della
Volontà a-umana, impersonale, fulgurea e immateriale.
Questa Volontà è il tessuto del Sacro Amore, l’emanazione
dei Serafini!
- La luce deve
tornare piú potente e folgorante attraverso la tenebra, ma
non deve lottare contro la tenebra, bensí rilucere come se
essa sola fosse e non esistesse la tenebra. Occorre
ritrovare il segreto magico della “luce che
splende nelle tenebre”. Essere la luce, attuare il proprio
essere luce, muovere da questa scaturigine non tòcca da
altro, ma punto di partenza di tutto, dal primo moto della
coscienza al pensiero che ultimo lo raccoglie.
- Il Volere del
Mondo Spirituale è la linfa intuitiva del pensare umano e
il suo segreto potere di Volontà, di cui il moto degli arti
è l’estrinsecazione per i canali della estracoscienza.
Quel Volere è la corrente dell’Amore Divino.
- Essere nella
pura linea della luce fluente, sull’apice della fiamma di
puro fuoco: lasciare la nebbia dell’impuro calore,
sciogliendo il vincolo dell’originario inganno d’imaginazione,
l’antico vincolo secondo l’irreale forma e l’impressione
in cui circola la distruzione e la morte, e la beatitudine
ritorna d’onde è stata perduta, essendo incorporea,
diafana, liberatrice. Essere nella realtà del puro etere
della vita che ha tutto il calore dell’anima e non
necèssita di supporto sensorio: essere nel terso
fiammeggiare della vita di luce secondo lo sciogliersi della
corrente fluidica da ogni ingannevole supporto formale: è
essere nell’autonoma corrente della volontà, nel puro
affermarsi della Forza che in sé accoglie tutte le brame e
le dissolve in un unico fuoco d’Amore. La pura corrente
del Volere non si sottrae alla brama, ma l’afferra e ne
assume il potere profondo come suo potere, onde giunge al
corporeo e per virtú di calma dedizione infinita, afferra
ciò da cui prima era afferrata, riprende, assume, contiene,
assimila, ricrea, plasma ed emana in pura autonoma dedizione
la Forza, sí da esserne all’origine con il centrale
potere di una purità assoluta.