AcCORdo

Sono ore di attesa del segno mediante cui nel cristallo del tempo si franga il segreto della Luce, che deve aiutare i cercatori a vincere il momento del demoniaco. Tutte le vie verso lo Spirito sono in pericolo: una perdita di contatto si è già iniziata, come introduzione al vaglio degli esseri fedeli, dei decisi, degli eroi solari. In questo momento v’è necessità di decisione assoluta, di un’adesione perfetta per rispondere all’appello del Mondo Spirituale.
Occorre ascendere la vetta d’Iruna, dove sfolgora il Graal, il nobile castello, per ritrovare il sigillum Rosae Crucis. La luce del Graal viene dall’antico impegno degli Iniziati Solari di recare all’uomo, di ridestare nell’uomo, la virtú dell’ “Unigenito del Padre”: l’aurea luce che trasforma la sede della brama, la piú inconscia, da cui domina l’eros. È necessaria una guarigione profonda dall’impronta dominante della specie. L’arte del Sacro Amore è la vita ridestata di questo antico impegno, riguardante l’imminente evoluzione dell’uomo. Un cammino che è la via della purità creatrice, secondo l’originario arcano del Logos. La luce aurea trasforma ciò che ancora umanamente appartiene alla specie, anche nei migliori. Il Sacro Amore dona l’intuito di questo opus micaelita.
La realtà dell’anima è il suo riconoscersi come una sostanza che non appartiene alla Terra e come tale reca in sé tutte le Potenze del Cosmo: l’anima non lo sa, si crede terrestre, soffre l’illusorio condizionamento terrestre e prepara di continuo il proprio male: non sa che cosa realmente è. Il segreto è il suo avvertire se medesima: la propria animadversio: operazione profondamente semplice, ma perciò sommamente difficile. Occorre restituire all’anima la mneme divina, la memoria cosmica, la consapevolezza del suo potere immortale: che è, sostanzialmente, il Sacro Amore.
Continuità, identità, controllo della “rotta”, animadversio del sentire, connessione con la Forza prima: questo è il senso del procedere e del tenore interiore. Nel profondo una fedeltà assoluta all’impegno micaelita, al vincolo segreto con l’Ordine invisibile da cui origina il tracciato dell’azione, il còmpito sacro dell’azione: che non è azione esteriore, bensí la vera azione, quella causale, sovrasensibile.
Questa fedeltà è identica a quella per il Sacro Amore. L’azione pura esige animo eroico, perché l’anima si scioglie del tutto dalla inferiore natura e l’ha di fronte a sé come un doppio che assedia di continuo l’essere libero: l’assedia con il cupo rimprovero, con l’oscurità bramosa e l’ira, l’infedeltà, la tortuosità.
L’azione è pura, ma deve richiamare a sé tutta la Forza, per vivere del suo respiro e alimentarsi della sua segreta beatitudine.
Non cesserà mai di essere la luce della fedeltà assoluta, ma le occorre il cibo aureo della Forza, il fiammeo coraggio dello Spirito, l’essere assoluto dell’Io: che nell’essere assoluto, nel realizzare la sua assoluta natura, si avviva, dal proprio profondo, del Christo.

Massimo Scaligero

Da una lettera del febbraio 1972 a un discepolo.