- Occorre
formare una schiera di esseri che riconoscano la Potenza che
muove l’intimo essere
dell’Io, e nell’Io lo attui, come centro dell’Amore
universo: che tanto piú è se stesso, quanto piú è
individuale. Essendo essenzialmente indipendente, supera il
limite soggettivo: perciò il suo moto è Amore. Perciò l’esperienza
vivente dell’Io ha inizio come reintegrazione dell’Amore
originario, o dell’Amore perduto, o del Paradiso
terrestre: il Graal, dunque.
- È tempo
per una tale impresa: la redenzione dell’umana natura, per
il potenziamento dell’Amore celeste entro la oscurità
della natura terrestre.
- Oltre il
vortice di cose umane è necessario il rito che accompagna
la vita, la sostiene, la giustifica ogni giorno: alimento
dell’eternità è il rito che diviene realtà umana, il
simbolo che diviene vita concreta. Viviamo il tempo della
decisione risolutiva: le anime giungono al loro
momento-limite, nelle forme piú diverse. Ora, da ogni punto
dell’azione, ritrovare il “luogo” interiore è l’aiuto
piú grande: quale che sia la distanza, il collegamento con
questo punto di riferimento assoluto è la salvezza, ogni
volta, e il superamento. Ritrovare ogni volta il bene, il
vero, il luminoso, il radiante Amore: essere aperti all’inaspettato,
a ciò che è oltre, e che chiede essere percepito, o
conosciuto, o amato.
- Procedendo
e vincendo, una verità è chiara: che la vittoria è
connessa a una persuasione profonda, simile alla fede
assoluta: a un pensiero nitido e adamantino, di connessione
con il Logos, al di fuori di tutto: a una forza plastica e
fulgurea che non conosce barriere psichiche e fisiche, e
opera autoritariamente secondo il Logos. È la forza del
Pensiero Vivente, ma in atto come forza del Graal. È il
principio della salvezza, la forza sicura, il punto d’appoggio
certo, il fondamento perenne, su cui si può costruire tutto
illimitatamente.
- Occorre
preparare i cuori a essere intrepidi perché dotati di
inesauribile alimento di Amore: per trovare la sostanza che
rende invincibili, respirarla, sentirla come circolazione
della Luce. Questo poi è congiunto con le forze creatrici
del mondo: questo ritmo congiunge con l’Universo: toglie
le barriere della piccola coscienza quotidiana.
- Ogni
giorno v’è da ritrovare la vetta che domina il paesaggio.
Qui è la Verità, la Realtà!
- V’è
un Arcangelo lontanissimo e tuttavia presente, che
custodisce questo segreto lavoro di dedizione e di volontà
e lo protegge dalle correnti distruttive del mondo: egli
riunisce le Forze creatrici delle Gerarchie in un’unica
corrente d’intelligenza che è la fonte dell’intelligenza
umana.
- L’uomo
deve suscitare il vero, il buono e il bello, su ogni piano,
secondo la direzione dell’Io superiore, o del Logos.
Acquisire la massima forza, per tradurla in corrente d’Amore.
Allora la forza può essere legittimamente chiesta: l’ascesi
può aspirare alla massima donazione della vita. È
possibile il capovolgimento di tutta l’ingiustizia, l’azione
del Logos trionfante: è possibile porre la donazione di sé
come giustificazione della piú audace richiesta della
forza. Essere, però, vigili, perché la dedizione sia
assoluta, non abbia la minima alterazione. Allora il
miracolo è certo: si sa che si può chiedere, perché la
risposta del Mondo Spirituale è certa: occorre solo la fede
assoluta, che è dire il pensiero puro assorto nell’essere
profondo del cuore.