Fin d’ora preparare il pensiero del solstizio d’inverno, la rinascita della Luce, il Natale della Luce del mondo. Ogni volta il Natale è un evento da riconoscere con cuore rinato, riaperto al Mistero dell’Amore divino, che salva il mondo. Fiamma essenziale, luce segreta delle cose, che si riaccende nel buio profondo della Terra. La Terra è carica di Sole ed è sulla via della sua ricreazione possente. Un canto misterioso si eleva dai cuori e li unisce dall’intimo pulsare cosmico.
Tutto viene risolto nella pura essenza, tutto redento, reso giusto, riedificato angelico, fuori della presunzione umana: tutto esige sovranità del Logos, potenza dell’essenza. Un cammino verso la contrada della quiete interiore, ove è in germe la Pace del mondo, fondata dal Christo nei cuori umani, nel cuore profondo di ogni essere.
Occorre ritrovare l’ekagrata assoluto, extracorporeo, assolutamente privo di tensione, la via della risoluzione di ogni male: perché nell’essenza del male c’è una forza. È importante non lasciarsela sfuggire ma estinguere ogni germinazione maligna, riaprendo il varco alle forze benefiche volgenti dall’essere nostro alla redenzione del mondo.
Santità del dicembre: soglia dell’inverno, soglia della primavera, eterno ritorno di luce, non ripetizione ma creazione sempre nuova, nel segno di un intento divino d’Amore senza fine, che solo i cuori fidenti intuiscono e accolgono come impulso d’eternità sulla Terra.
Amare il cuore del mondo è un soffrire infinito. Ma questo soffrire è l’introduzione alla piú vasta gioia, alla sicurezza della vittoria anche per altri esseri: per gli esseri che lottano, cui necèssita assistenza e difesa. Per essi preghiamo, evocando su loro la forza e la sicurezza, preparandoci a contemplare il Mistero dei Misteri.
Ecco avvicinarsi la quiete piú trasparente e il silenzio creativo dell’anima, donde muovono a ogni tangenza di mondi nuove creazioni di nuove storie, secondo lo stesso principio-mistero che l’uomo dovrà conoscere sotto il nome di Amore: il tempo della rinascita, per la gioia di coloro che attendono la Luce, la Resurrezione di ciò che fu divino all’origine.
E insieme la quiete della natura, la pace sulla Terra eterica per il solstizio equilibratore delle forze lunari e solari: l’inverno occulto, in cui si prepara il massimo risveglio delle forze della natura creatrice. La quiete degli astri si riflette nel momento d’immobilità della Terra, un momento di arresto del vortice, in cui l’invisibile coincide con il visibile.
Dicembre celebra anche l’Immacolata Concezione, che è l’imagine piú fedele dell’operazione misterica del Graal. Solo la Vergine può concepire l’Uomo spirituale. L’Immacolata è il simbolo dell’anima redenta e perciò totalmente donata: imagine che alimenta l’impulso spirituale della Terra, il cammino inarrestabile della Redenzione.
Massimo Scaligero
Da una lettera del dicembre 1978 a un discepolo.