Lasciarsi “essere” dall’Infinito

Ascesi

 

Lasciarsi “essere” dall’Infinito

Madonna-di-Guadalupe

 

O Madre Divina,

tocca il mio cuore

desta il mio cuore

apri il mio cuore

tocca il mio cuore

tocca il mio cuore

tocca il mio cuore

desta il mio cuore

desta il mio cuore

desta il mio cuore

apri il mio cuore

apri il mio cuore

apri il mio cuore

accendi il mio cuore

accendi il mio cuore

accendi il mio cuore

 

Infuoca il mio cuore,

o Madre

Infuoca il mio cuore,

o Madre

Infuoca il mio cuore,

o Madre.

 

 

Svincolarsi, sciogliersi, distaccarsi, purificarsi, iniziare in sé la liberazione. Salire sull’alta vetta per respirare purità assoluta. Liberarsi: essere. Sciogliersi, lasciar andare, abbandonarsi, sino a lasciar trasalire in sé l’essenza originaria. Chiarificarsi, sfittire la nebbia, sino a sentire la trasparenza di tutto l’essere: sentirsi come chiarità silenziosa, immobile. Conoscersi come solitudine silenziosa. Sentirsi mistero. Abbandonarsi all’Infinito: donarsi all’Infinito. Conquistare, senza volerlo, la serenità maestosa e silenziosa, la calma fredda e chiara, l’amore trascendente. Lasciarsi “essere” dall’Infinito. Retrocedere nel Non-essere sino a morire, a dissolversi, a sparire del tutto, cosí che sia solo l’Infinito.

 

O Madre, svegliami dal torpore, liberami dalla pesantezza, rendimi agile vigile e chiarocosciente. Fammi sentire la Tua purezza e la Tua altezza: fammi sentire la Tua infinità. Desta in me la devozione potente, assoluta: pervadi tutta la mia vita. Dammi il senso della Tua immaterialità, della Tua trascendenza che pure sorregge tutto, condiziona la vita, ànima le forme. Che io Ti senta dominante sul sahasradala e nell’intimo cuore: che io Ti senta come vasta corrente di Forza, di Gioia, di Amore, fluente dall’alto entro la mia vita, fluente sul mio capo e nel mio cuore. Io sono aperto a Te, o Şhakti: Ti sento come Amore Divino.

 

O Madre, mi lascio guarire dal Tuo potere e mi abbandono alla Tua grazia. Sottomesso, immobile, silenzioso, mi lascio sospingere solo dal Tuo impulso ricreante. Comunque io sia, Tu sei in me. Io non voglio piú la mia vita, sei Tu che la vuoi: cosí guarisco dall’ego luciferico: sei Tu che mi guarisci e liberi la mia anima dal male originario. Lascio che Tu operi profondamente in me: non voglio, non bramo, non odo: attendo solo Te all’infinito. Silenzioso, mi distendo per accogliere, fuori del tempo, la Tua spinta verso il tempo. Crea in me la Tua espressione: dirigi attraverso me la Tua volontà: io mi abbandono. Passivo, mi affido, mi rilascio, mi sprofondo, mi distendo, non penso, mi calmo: mi lascio invadere da Te, o Madre.

 

Mentre io-Puruşa mi sciolgo da tutta la mia Prakriti, il mio essere si rilascia nelle Tue mani, o Madre Divina, o Logos, o Potenza-Cristo, o Şhakti, o Forza Divina, o Amore Divino. Esso si abbandona completamente alla Tua azione, cosí da vivere soltanto come Tua espressione. Esprimiti in esso: sia fatta la Tua volontà attraverso esso. Il mio essere è vastamente aperto a Te, si lascia agire da Te, si affida a Te, si perde in Te, si lascia condurre da Te, si rimette alla Tua Direzione, si abbandona alla Tua Grazia, si confida alla Tua Luce: lascio che Tu soltanto agisca in esso, essendo aperto solo a Te. Esso si distende e si abbandona alla Tua Azione, si sottomette alla Tua volontà: umile e venerante, devoto e silenzioso, esso si lascia guidare e illuminare solo da Te.

 

Ascesi agosto

 

Sempre piú nell’alto Puruşa mi apro all’Amore Divino e mi abbandono a Te, o Madre Divina. S’inizia l’alto respiro d’Amore Infinito, nella zona dell’alto Puruşa. Sentire L’Amore Divino come unica e potente Salvezza. Lasciarsi “agire” dal­l’Amore Divino. Sentirlo come Forza-Cristo, come aspetto maggiore della Madre Divina. Lasciarsi pervadere dall’Amore Divino. Nella purezza del piano atmico, sentire Puruşa come Coscienza d’Amore, come figlio della Forza-Cristo.

 

O Madre, guarisci il mio corpo, sciogli la sofferenza nel mio corpo, prendi completamente le redini della mia vita, riprendi la mia vita dalle origini; risolvi il male in me, lavora profondamente in me, o Şhakti: guariscimi, rinnovami, dammi la Tua gioiosa salute. Io mi affido completamente a Te, o Madre, Ti sottometto completamente il mio essere. Ho fede solo in Te. Non ho che la Tua forza, la Tua protezione. Dammi dunque la Tua guarigione: fluisci nel mio corpo, avvolgilo di Beatitudine. Tu sei la sola condizione di vita per me.

 

O Madre, scendi in me, apporta una variazione in me, guarisci la mia vita, penetra in ogni parte del mio corpo, con potenza sottile, e guariscimi. Riplasma il mio corpo, irradiati gioiosa dal mio cuore, guariscimi con la forza della Tua Beatitudine, Prendi tutta la mia vita. Sciogli tutta la mia vita, pervadi tutto il mio cuore: poi ricostruiscimi.

 

Fondi il mio cuore nel fuoco della gioia, o Şhakti, rendilo tutta gioia. Il mio petto Ti è aperto: dissipa l’oscurità, pervadi le zone dormenti con la potenza del Tuo Amore: col tocco della Tua soave felicità elimina ogni sottile dolore, dissolvi ogni ingorgo. Fa’ divampare d’Amore e di Gioia il mio petto: carezza il mio cuore: fa’ che il mio cuore si liberi, si distenda, si sciolga, si riposi felice in se stesso, destando in sé il calmo respiro: si purifichi nella pace beata, si fortifichi nell’etereo silenzio. O Şhakti, carezza il mio cuore, soffondi il mio cuore di pace; pervadi di silenzio il mio cuore: immergi nel beato riposo della contemplazione il mio cuore.

 

Immobile, umile, devoto, silenzioso, mi apro al Sé Spirituale, lasciando che mi riempia là dove il mio io si è svincolato dagli inutili pensieri. Dove “io” non sono giocato dagli illusori pensieri, là mi sento pensare da un Pensiero Divino che è il Puruşa-Atman. È questo Puruşa-Atman, questo Essere Spirituale, che penserà, sentirà, vorrà in me. “Io” mi risolvo in Esso e mi abbandono, cosí da dire: «Non io ma il Logos in me».

 

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O Madre Divina, proteggi Xxxx: dalle la Tua forza, infondile la Tua calma e la Tua purezza, risveglia in lei l’Amore piú grande. O Potenza Infinita, abbi misericordia di lei e offrile la via per il suo compimento, rendi lievi le sue prove, alleggerisci le sue sofferenze, proteggi Xxxx o Madre. Trasforma ogni suo dolore in nuovo Amore: aiutala, o Madre, a superare la sua prova. O Madre, benedicila!

 

 

Massimo Scaligero

 


M. Scaligero – A un discepolo – 30 novembre 9 dicembre 1937.