Aprile
Il Segno del Mese:
Ariete
La regione piú
elevata, quella dell'Ariete, «che è a capo» di tutto
il cerchio zodiacale, di tutto l'Adamo-Kadmon, il protoantropos universale,
è legata al principio del Figlio o del Cristo. Sotto questo segno,
che risplende nel cielo all'inizio del secondo terzo del quarto periodo
postatlantico, discende l'essere solare del Cristo durante il Battesimo
nel Giordano negli involucri di Gesú di Nazareth. «Il giorno
seguente (dopo il Battesimo) Giovanni stava ancora là, con due suoi
discepoli e, fissato lo sguardo in Gesú che passava, disse: "Ecco
l'Agnello di Dio!"». Con queste parole lo stesso Giovanni Battista
testimonia del legame cosmico dei Cristo con la regione celeste dell'Ariete,
attraverso la quale il Cristo entrò nel nostro Cosmo dalle sfere
che si trovano oltre il cerchio dello Zodiaco. Queste sfere superiori,
che non rientrano direttamente nel nostro Cosmo, ci vengono indicate durante
il Battesimo nel Giordano dalla Voce del Cielo: «Questo è
il mio Figliuolo prediletto; oggi Io Lo ho generato». È soltanto
in queste poche parole che, come una lontana eco, giunge fino a noi la
notizia da regioni universali situate oltre il cerchio dello Zodiaco. Poiché
nel momento del Battesimo la Trinità superiore si riflette nelle
profondità dell'esistenza terrestre: il Principio dello Spirito,
come Colomba (Toro), il Pricipio del Figlio come Agnello (Ariete), e il
Principio del Padre, come Voce dal Cielo, da quelle sfere a cui non può
elevarsi la forza dell'immaginazione umana. Ma è proprio di là,
a partire dal Seno Paterno, che il Cristo discende nel nostro Cosmo. In
esso Egli agisce dapprima dalla sfera del Sole, come Tredicesimo nel cerchio
dei Dodici, come «Spirito, che illumina da parte a parte il mondo»,
«come lo Spirito Divino del nostro sistema Solare», come «il
Rappresentante dello spirito del Cosmo, di tutto l'Universo», poi
dal Sole discende, attraverso il battesimo nel Giordano, sulla Terra, al
fine di illuminare da parte a parte la Terra con una forza nuova, cosí
da «porre le basi per un divenire Sole della Terra».
(R.
Steiner, cit. in S.O. Prokofieff, Le dodici notti sante e le gerarchie
spirituali,
Ed. Arcobaleno, Oriago di Mira 1990)
|