OLTRE IL GESÚ
DOLOROSO
Crocefisso di A. Van Dyck
Dalla mescolanza del cristianesimo col declinante romanesimo, il materialismo
occidentale manda i suoi primi raggi. E sotto il suo influsso nacque anche
quell'immagine del Cristo Gesú che al principio non esisteva affatto,
che non appartiene affatto alle origini dei cristianesimo, l'immagine del
Cristo Gesú crocifisso, del doloroso, del martoriato, dell'uomo
che spira nel dolore, nella sensazione degli indicibili patimenti che gli
sono inflitti.
Quell'immagine rappresentò una frattura in tutta la concezione del
mondo cristiano. Infatti, l'immagine che traversò poi i secoli,
del Cristo appeso alla croce, colmo di dolore, non presenta piú
un Cristo che possa venire inteso nella propria entità spirituale,
bensí unicamente in quella corporea. E quanto piú i segni
dei dolore vennero impressi nel corpo umano, quanto piú, nelle diverse
epoche, all'arte riuscí di imprimere i segni del patimento sul corpo
del Salvatore appeso alla croce, tanto piú vennero posti i germi
del sentire materialistico cristiano. Il crocifisso è l'espressione
del passaggio al materialismo cristiano. Fra questa affermazione e il fatto
di riconoscere in tutta la sua profondità e importanza quanto dei
patimenti del Salvatore l'arte seppe incarnare in maniera cosí grande
e possente, non esiste contraddizione. Rimane tuttavia vero che con l'immagine
del Salvatore spirante fra dolori sulla croce si prese congedo dalla concezione
propriamente spirituale del cristianesimo.
Razzolare nel dolore, immergere voluttuosamente l'anima nel dolore, bearsi
di dolore, questo fu poi attraverso i tempi il contenuto del pensiero del
Venerdí Santo, il quale doveva in certo modo solo fornire lo sfondo
al pensiero della Pasqua che gli uomini erano sempre meno in grado di capire
nella sua realtà.
Occorrerà che si senta sempre piú profondamente come la vera
concezione e il vero sentimento dello spirito siano per tal modo gradualmente
scomparsi dalla cultura occidentale e, con ammirazione beninteso, ma anche
col senso di una certa tragicità, si guarderà allora a tutti
i tentativi di rappresentare artisticamente l'uomo oppresso di dolore appeso
alla croce.
In altre parole: è necessario che la cultura occidentale torni a
sollevarsi alla spiritualità.
da: Rudolf Steiner, Significato
della Pasqua,
Conferenza tenuta a Dornach il 27 marzo 1921
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