L’archetipo Anno III n. 14, Dicembre 1998
Poesia

 

LA MONTAGNA   

Gravi per ombre e seducenti inganni,
prestandoci respiro, balza a balza,
portare in alto il fuoco, nel molteplice
gioco di alterità che si fa unico
sforzo incessante, Sisifo perenne,
salire nonostante, conservare
dolcezza nel profondo, benedire
l’asperità trascorsa e la difforme
sostanza umana la cui sorte spinge
uguale peso lungo l’erta, mai
tradire l’unità, la somiglianza
pur nella varia identità, salvare
l’essenza rara che la gran fatica
muta secerne. Finalmente in cima
l’Uomo soltanto svetterà, purezza
catartica, materia sublimata,
una di mille anime redente.
Poi di luce pervasi ritornare
a valle fino al punto doloroso
da cui partimmo, ritentare il monte
porgendo, soccorrevoli, celeste
acqua sorgiva, la parola, pròvvidi
gesti che forti smorzano la pena
di mani giunte ad altre mani, resa
leggera come piuma ogni catena.
 

Fulvio Di Lieto  

La poesia di Fulvio Di Lieto

 

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