IL GIARDINO
Non giudicare il tuo nemico solo
dalla spada che impugna, ma sorprendilo
mentre devoto cura il suo giardino.
Se coltiva una rosa, il tuo nemico,
e questa è bella, e tale è diventata
per gusto e volontà di leggiadria,
di suprema armonia, avviene che
tu ammiri il tuo nemico e la sua rosa,
e fai di tutto perché entrambi possano
vivere e germogliare in libertà.
Ma se non ha giardino, il tuo nemico,
e non coltiva il fiore della rosa,
prima di condannarlo fa' che il tuo
sia ordinato e gentile, e le tue rose
piú intense dell'aurora, e prodigiose,
tali che il tuo nemico ne desideri
la sottile fragranza e il vellutato
iridare dei petali, e consideri
profittevole e saggio trasformare
il deserto dei giorni in un rigoglio
di corolle e profumi. E forse allora,
toccato al cuore, deporrà la spada.
Fulvio Di Lieto
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