Gentile Direttore,
vorrei sapere cosa pensa Lei in merito alla reincarnazione, e in particolare
se ritiene che la conoscenza di questa realtà esoterica possa in
qualche modo aiutare la società.
Ornella
Barbarano, Treviso
La nostra
è l’epoca in cui questa conoscenza doveva essere affrontata persino
dalla scienza. I problemi di questo tempo sono tutti l’uno connesso all’altro
e richiedono una soluzione dello spirito, ma possono essere penetrati e
affrontati, come ad esempio quello dell’idea della reincarnazione, anche
senza che ancora lo spirito sia esperienza per ognuno: già la conoscenza
o il sentimento della reincarnazione possono essere un grande aiuto. I
problemi dell’epoca attuale possono soprattutto essere ricondotti alla
necessità, da parte dell’uomo, del superamento del pensiero astratto.
C’è un arresto del pensiero rispetto a tutte le difficoltà,
a tutti i problemi che gli si presentano, che si possono riassumere in
un problema di non conoscenza, in particolare di non conoscenza del problema
sociale. Il problema sociale di cui tanto si parla è inseparabile
dal problema della reincarnazione. Non c’è la possibilità
di una giusta via d’uscita dal problema personale se non si esce dal continuo
stato di accusa che l’uomo rivolge alla società. L’uomo che non
ha la conoscenza delle leggi del karma accusa la società, quando
non addirittura la divinità, di tutto ciò che di negativo
gli viene dalla nascita o gli accade nel corso dell’esistenza: non sa che
è stato lui stesso a provocarlo con il proprio comportamento, oltre
che in questa vita anche in quelle precedenti. Il materialismo della scienza,
i dogmatismi delle varie Chiese e il falso occultismo sono le tre forze
che hanno bloccato la conoscenza della reincarnazione, l’hanno combattuta
e ne hanno impedito con ogni mezzo la diffusione. Dietro queste tre forze
possiamo riconoscere l’Ostacolatore, che tenta in ogni modo di evitare
che l’uomo afferri il senso ultimo delle ripetute vite terrene cosí
come delle connessioni karmiche di ogni suo atto o pensiero. La nostra
rivista affronterà sicuramente l’argomento in maniera diretta, oltre
a rimandare il lettore a testi specifici in materia, come Reincarnazione
e karma di Rudolf Steiner.
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Direttore Responsabile: Fulvio
Di Lieto
Cura redazionale: Marina Sagramora
Programmazione html: Glauco Di Lieto
Autorizzazione Tribunale di Roma
N. 104/89 del 4.3.1989
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Mese di Ottobre 1998
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Marco Ricci (1676-1730) - Paesaggio con àuguri
Gli àuguri vennero istituiti da Numa Pompilio
a Roma, in sostituzione degli aruspici etruschi. Mentre questi traevano
vaticíni dai visceri degli animali sacrificati, gli àuguri,
secondo le regole stabilite da Numa, osservavano una rigorosa procedura:
dopo aver designato luogo e ora della divinazione, invocavano Giove, quindi,
nel silenzio piú totale, tracciavano un perimetro immaginario nel
cielo e uno sul terreno, entro cui si veniva a creare uno spazio magico.
Tutto quanto avveniva in tali aree segnate, come voli di uccelli e di foglie,
fenomeni meteorologici, transiti di nuvole o lampi di luce, serviva a fornire
elementi per il responso finale. |
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