L'Archetipo Anno III n. 11, Settembre 1998

DietEtica

                         CRUDELTA' DI LARGO CONSUMO

Chi pratica il vegetarianesimo in modo etico oltre che dietetico si trova in difficoltà quando è costretto ad acquistare prodotti la cui confezione ha implicato sia in fase sperimentale sia all'origine, all'atto del reperimento delle materie prime, lo sfruttamento, la sofferenza o l'uccisione di animali.
Non è facile accertarsi che un prodotto commercializzato non ci renda complici di torture o di eliminazione fisica di animali. Il glamour di certe etichette, la loro seduzione visiva o un loro preteso impegno animalista, spesso nascondono esperimenti crudeli, coazioni spietate, reiterate vessazioni contro ogni sorta di vittime strumentali. Quello che è piú grave è la presunzione di scientificità che gli autori di simili torture spesso si attribuiscono.
Proviamo a elencare alcune delle insidie e delle ambiguità nascoste dietro prodotti di largo consumo e le opportune cautele da esercitare nel loro acquisto.
Alimenti: nell'ottica animalista, attenzione va portata alla scelta di alimenti "puliti", come, per i vegetariani che consumano uova, l'acquisto di uova non fecondate (lo sono normalmente quelle da allevamento industriale), di formaggi senza caglio animale, di pane e dolci senza gelatine, strutto ecc.
Detersivi: Oltre alla loro già nota potenzialità inquinante, va sottolineato che la maggior parte di essi viene ottenuta utilizzando residui di macellazione. Esistono oggi in commercio ottimi prodotti alternativi contenenti tensioattivi ricavati da materie prime esclusivamente vegetali e completamente biodegradabili.
Cosmetici: possono contenere collagene, estratti placentari, elastina, cheratina, embrioni di pollo, midollo di bue ecc.
Profumi: per la loro produzione vengono talvolta impiegati muschio di cervo, timo bovino, spermaceti di balena, oli di visone e di tartaruga ecc.
Abbigliamento: la confezione di pellicce, borse, scarpe, cinture, abiti e articoli vari in pelle e cuoio, comporta non solo la macellazione di animali, a volte persino di specie protette, ma anche il drammatico inquinamento di falde acquifere, laghi e fiumi che scaricano a mare i liquami derivati da prodotti chimici usati per la concia. Reperire prodotti "puliti", soprattutto per quanto riguarda scarpe e borse, non è facile. Ci sono però grandi marche che hanno di recente messo in distribuzione linee ecologiche il cui design non ha nulla da invidiare a quelle tradizionali.
La scelta vegetariana non è certo un dogma nel cammino della realizzazione di sé, ma un approdo al quale si perviene individualmente quando la giusta pratica spirituale conferisce sensibilità verso tutte le creature e rispetto per la vita.

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