Tratta dal Vishnu
Purana, uno dei testi sacri piú antichi della tradizione induista,
riportiamo la profezia che si riferisce alla cosiddetta Età Oscura,
il Kali-yuga, punto eticamente piú basso del ciclo evolutivo di
questa civiltà. Ci conforta il pensiero che, dopo la parabola discendente,
tutte le profezie parlano di una risalita verso una nuova Età dell'Oro.
|
La Terra sarà venerata soltanto per i suoi
tesori materiali.
Le vesti sacerdotali sostituiranno le qualità del sacerdote.
Una semplice abluzione significherà purificazione, la razza sarà
incapace di produrre nascite divine.
Gli uomini chiederanno: quale autorità hanno i testi tradizionali?
Ogni uomo si crederà pari a un bramano.
La gente avrà terrore della morte e paventerà le carestie;
soltanto per questo conserverà un'apparente religiosità.
I matrimoni cesseranno di essere un rito.
Gli atti di devozione, anche se eseguiti, non produrranno alcun risultato.
Ogni ordine di vita sarà simile promiscuamente per tutti.
Colui che possederà piú denaro sarà padrone degli
uomini che concentreranno i loro desideri sull'acquisto anche disonesto
della ricchezza.
Le donne saranno in massima parte egoiste, abbiette, mentitrici, dissennate
e si attaccheranno ai dissoluti. Diverranno oggetto soltanto di soddisfacimento
sensuale.
I capi che regneranno sulla terra saranno dei violenti; s'impadroniranno
dei beni dei loro soggetti.
Prevarrà la casta dei servi e comanderà.
Breve sarà la loro vita, insaziabili i loro desideri; non conosceranno
la pietà.
I capi, sotto pretesti fiscali, deruberanno e spoglieranno i loro sudditi
e distruggeranno la proprietà dei privati.
La sanità morale e la legge diminuiranno di giorno in giorno, finché
il mondo sarà totalmente pervertito e l'empietà prevarrà
tra gli uomini. |
|