L’Archetipo Anno IV n. 4, Febbraio 1999

ASTROLOGIA

  Evoluzione e Zodiaco

L’astrologia, associata da sempre nella mente popolare alla divinazione, è diventata oggi un fatto di moda: giornali, radio, TV danno il loro oroscopo quotidiano o settimanale grazie al quale sembra che l’umanità intera sia divisa in 12 categorie (corrispondenti ai rispettivi segni zodiacali) ferme ed immutabili. Tutti quindi vivranno la stessa giornata, approfitteranno delle stesse circostanze fortunate o dovranno superare le stesse difficoltà.
Niente naturalmente è piú lontano dalla verità: il simbolismo dello Zodiaco è qualcosa di estremamente complesso: è il ciclo del ritmo vitale che si esplica a vari livelli coinvolgendo non solo gli uomini ma tutto l’universo e la natura di cui noi facciamo parte.
Attraverso esso possiamo intuire la perfetta armonia del cosmo e quelle leggi che lo regolano in assoluta sintonia; nello Zodiaco è scritta la VITA intesa nel suo senso piú alto e piú puro, espressione di un’Energia Creatrice in continua trasformazione.
L’Energia è Una, ma diventa molteplice e multiforme; lo Spirito stesso diventa Materia per poi tornare Spirito attraverso un ciclo di involuzione ed evoluzione, di nascita, morte e trasformazione, che è destino non solo di ogni creatura umana ma di tutto il creato.
L’Unità diventa Molteplicità ed assume forme in cui la Coscienza è sempre meno sviluppata, fino all’ultimo grado del ciclo involutivo. Poi inizia la curva ascendente verso nuove forme piú evolute, e la coscienza diventa piú profonda fino a penetrare il sovrasensibile e a reintegrarsi all’Uno che l’ha generata.
Lo Zodiaco quindi è, secondo la definizione di M. Senard, “lo schema dell’ontologia universale” e attraverso esso possiamo studiare l’evoluzione del nostro pianeta, dell’umanità che lo abita, cosí come quella di un singolo essere umano. Quando oggi si chiede a un astrologo l’oroscopo, il consultante vuole conoscere il suo destino come se il futuro fosse qualcosa di stabilito, di cui l’uomo è vittima e non artefice. In realtà, attraverso il grafico zodiacale di una data persona noi possiamo leggere la sua trasformazione durante il ciclo di questa sua esistenza, tenendo conto del grado di partenza. Questo grado è condizionato da un ciclo precedente, durante il quale le esperienze fatte hanno segnato una tappa della sua evoluzione e delle possibilità di espansione della sua coscienza. È partendo da questo grado iniziale che le possibilità di progresso e gli ostacoli che si dovranno superare sono riflessi nella carta zodiacale, cosicché il “destino” non è piú il Fato degli antichi, ma qualcosa che dipende da noi, dal nostro grado di evoluzione e dalla nostra capacità e volontà di andare avanti per ascendere ad un piano di vita superiore.
Nel grafico zodiacale noi abbiamo un cerchio con 12 segni e 12 raggi che li separano dividendo il cerchio stesso in 12 settori. Questi 12 raggi rappresentano le 12 Energie principali del Cosmo e sono il risultato dello sdoppiamento di 6 Energie primarie. Ciascuna di esse, sdoppiandosi, ha dato luogo a 2 energie complementari ma opposte: se noi infatti prolungassimo questi raggi su un’immaginaria sfera la cui faccia superiore è rappresentata dalla ruota zodiacale, essi si incontrerebbero formando un’unità il cui carattere è doppio ma complementare.
Cosí mentre il raggio da cui inizia il 1o grado dell’Ariete indica l’impulso di un’energia che crea, suo opposto e complementare è il raggio della Bilancia che rappresenta l’equilibrio senza cui non esisterebbe la creazione.
Al Toro, principio femminile e materno universale, rappresentante la fecondità che dà la vita, si oppone lo Scorpione indicante la morte, senza la quale la vita stessa non ci sarebbe. Si tratta poi di una morte intesa come dissoluzione, trasformazione e rinascita in vista di un piano superiore.
Dal terzo raggio inizia il segno dei Gemelli, la cui dualità esprime il dinamismo della Vita che nasce dagli opposti. Suo complementare è il Sagittario, l’energia del quale esprime già una sintesi dei princípi: l’entità infatti, dopo aver conosciuto e sperimentato il piano sensibile, ha superato i concetti puramente razionali e comincia a percepire e ad intuire una realtà sovrasensibile.
Il quarto segno è quello del Cancro, ossia della nascita: l’energia cosmica, assumendo una forma materiale, pone dei limiti a se stessa e alla coscienza, che diventa individuale. All’altra estremità di questo raggio troviamo il Capricorno, segno che a livello umano indica la realizzazione professionale, ma su un piano superiore rappresenta l’evoluzione della coscienza umana verso la strada della sublimazione e del superamento dei suoi limiti.
Come quinto segno abbiamo il Leone, energia di individuazione, chiamato anche in astrologia esoterica “il segno del Figlio”, in quanto immagine del Principio primo da cui emana. Poiché ogni entità aspira a reintegrarsi all’Uno, l’Acquario, complementare del Leone, esprime la ricerca di questa realizzazione in modo cosciente e volontario.
Il Leone è seguito dalla Vergine, simbolo di lavoro e di intelligenza, intesa quest’ultima come legame tra lo Spirito e la Materia; il suo raggio si prolunga fino a congiungersi con quello dei Pesci in cui la sublimazione delle energie può arrivare fino all’identificazione con l’assoluto, oppure, in caso di involuzione, lo stesso può tornare alla materia indifferenziata.
Abbiamo cosí dato una breve lettura dello Zodiaco visto non piú come una schematizzazione delle categorie umane, ma come successione progressiva dell’evoluzione dell’uomo stesso: evoluzione che, partendo dall’impulso primitivo dell’Ariete, può arrivare nei Pesci alla massima dilatazione della Coscienza o può involversi ritornando ancora una volta allo stato indifferenziato.

Maria Teresa Mazzoni

 
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