Soffro mio
malgrado di una forma di continua irritazione, che mi rende oltremodo difficile
praticare gli esercizi di meditazione e di concentrazione. Mi accade inoltre
spesso di sentirmi preda di una forte ira suscitata anche da futili motivi,
che mi impedisce rapporti umani sereni persino con le persone della mia
famiglia. Vorrei capire da cosa può dipendere e se posso affrontare
questo problema attraverso la via spirituale.
Il còmpito
dell’ira, che è attualmente finito per l’uomo, è stato necessario
per dare una forza di sostegno all’Io. Ci sono alcune persone che cedono
continuamente a un’ira furibonda, cosí come ve ne sono altre che
sembrano sempre avercela con qualcuno: questo accade perché dal
loro atteggiamento traggono un certo senso di se stessi. Ma si tratta di
un fondamento falso, che deve essere perduto. Allora c’è la possibilità
che l’ira trasformata diventi una potenza creatrice, diventi una forma
di amore impegnato da una serietà profonda. Occorre prendere una
decisione con se stessi: osservarsi mentre si è preda dell’istinto,
penetrandolo e portandolo alla piena coscienza, per venirne quindi a capo.
Attraverso la volontà deve essere compiuto un lento e continuo lavoro
di sublimazione, fino a ricongiungersi nell’interiorità con le proprie
forze piú alte. Un grande aiuto può venire dal libro di Massimo
Scaligero Psicoterapia – fondamenti esoterici, il cui contenuto
porta alla percezione cosciente dei fenomeni deteriori della psiche e al
loro superamento attraverso il congiungimento con le forze extrasensibili
dell’Io.
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Mese di Febbraio 1999
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Duello tra Parsifal e il re di Cumberland
affresco nel castello di Neuschwanstein, in Baviera, sec. XIX
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