Ognuno
va con il suo fuoco dentro.
Anche la gora di petrolio spande
sull’asfalto bagnato larghe iridi.
Nel profondo mistero cui dà vita
il sangue – ricettacolo pulsante,
nido e grembo dell’anima, geloso
intangibile chiuso tabernacolo –
ogni linfa nascosta, ogni sostanza,
i semi di reconditi pensieri,
anche il male di torbidi veleni
e i grumi dall’inerte opacità,
solo che luce o lacrime di cielo
ne stemperino vivida l’essenza,
sanno mutarsi in lievi arcobaleni.
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