Secondo la tradizione
post-vedica, Manu, che in sanscrito vuol dire “uomo, ovvero colui che pensa”,
era un grande rishi (saggio) devoto praticante della bakti (opere
di devozione e austerità). A lui è attribuita la stesura
del Manavadharma-shastra, un codice di etica sociale e religiosa,
anche noto come Codice di Manu, o Legge di Manu.
Si racconta che
un giorno, mentre egli meditava sulla riva di un ruscello, un pesce emerse
dai flutti e gli parlò, implorandolo di salvarlo da un altro pesce
piú grande che lo inseguiva per divorarlo. Manu, pietoso, tirò
fuori dall’acqua la straordinaria creatura in difficoltà e la pose
in una giara. Di lí a poco però il pesce cominciò
a crescere e il recipiente non riusciva piú a contenerlo. Manu allora
raggiunse il Gange e ve lo gettò. Ma ben presto anche il fiume sacro
si rivelò insufficiente a contenere il pesce divenuto gigantesco.
Manu allora, con estrema pazienza, lo portò al mare, e qui finalmente
il pesce trovò la sua dimensione. A dimostrazione di gratitudine,
il pesce, prima di lasciarlo, gli rivelò di essere il dio Vishnu
in persona, e gli predisse che un grande diluvio si sarebbe abbattuto sulla
Terra distruggendola. Gli ordinò pertanto di costruire un’arca e
di mettervi dentro sette tra i piú devoti rishi e i semi
di tutte le cose esistenti, benigne secondo la tradizione vedica. Cosí
fece Manu, e il diluvio si scatenò, cancellando tutte le forme di
vita. L’imbarcazione però reggeva alla furia delle onde navigando
sicura, trainata nell’incontenibile alluvione dal portentoso pesce. Il
diluvio si protrasse per lungo tempo, ma alla fine si placò, e l’arca
dolcemente si adagiò sull’Himalaya. Manu e i sette savi uscirono
quindi all’aperto. Grado a grado che le acque si ritiravano, essi discendevano
a valle, spargendo le sementi stivate nell’arca, procedendo cosí
alla rinascita della natura. Raggiunta la pianura, Manu celebrò
un sacrificio, offrendo agli Dei il “latte purificato”. Da questa cerimonia
votiva nacque per prodigio una donna, che dichiarò di essere sua
figlia: attraverso di lei il genere umano avrebbe ripopolato la Terra.
|
|