L’Archetipo Anno IV n. 9, Luglio 1999

ASTRONOMIA

  ECLISSI TOTALE

Il prossimo 11 agosto si verificherà un’eclissi totale di Sole. Queste le circostanze del fenomeno riguardanti l’Europa: la fase di buio inizierà alle 10.20, ora italiana, raggiungerà la fase centrale alle 13.03, per poi tornare alla normalità alle 15.40. Nell’immagine è riportato in UT (Universal Time, ora di Greenwich) l’orario delle fasi di buio interessanti alcune capitali d’Europa. La fascia d’ombra lunare, partendo dalla Groenlandia meridionale, traccerà una scia che interesserà, nei suoi punti piú intensi, la Cornovaglia, Parigi, Lussemburgo, Stoccarda, Salisburgo e Graz in Austria, poi l’Ungheria centrale e la Romania. Da qui toccherà il Mar Nero, la Turchia e quindi proseguirà verso l’Iraq, l’Iran, il Pakistan e l’India, dove si esaurirà. L’ultima volta che l’Italia è stata interessata da un’eclissi totale di sole risale al 15 febbraio 1961. Quella del prossimo 11 agosto sarà l’ultima di questo millennio. Perché se ne verifichi un’altra di tale intensità per il nostro Paese occorrerà attendere la fine del prossimo secolo.
In merito alle eclissi, Maître Philippe diceva: «Bisogna sapere che la Terra è intelligente. Se nel cielo non cambiasse mai nulla, se il Sole, le stelle, fossero sempre identici a se stessi, sarebbe di una desolante monotonia. Le comete, le eclissi, i grandi fenomeni di questo genere, hanno un valore di decoro: sono incaricati di dare distrazione, o ancora, per meglio dire, speranza alla Terra».

*A. Hael, Vita e parole di Maître Philippe, Edel, Roma 1988

  IL SOLE E IL LUPO

Le circostanze in cui si verifica un’eclissi inducono all’osservazione puramente esteriore di un fenomeno astronomico. Rudolf Steiner ha tuttavia indicato che ben altro vi si ricollega:
«Quando l’uomo nordico dei tempi antichi voleva trovare spiegazioni a ciò che vedeva durante un’eclissi di sole (naturalmente all’epoca dell’antica chiaroveggenza si vedevano gli astri in una diversa maniera di come li si vede adesso attraverso un telescopio), sceglieva l’immagine del lupo che insegue il sole e che, avendolo raggiunto, ne provoca l’oscuramento. Ciò si accordava con i fatti. …I materialisti di oggi dicono che si trattava di superstizione, che nessun lupo inseguiva il sole. …Per l’occultista, esiste una superstizione ben piú grave: quella di credere che a causare un’eclissi di sole sia la presenza della luna davanti al sole. Ciò è esatto per l’osservazione, cosí come era esatta la storia del lupo per l’osservazione astrale. La concezione astrale è persino piú giusta di quella che viene spiegata nei libri, poiché quest’ultima è ancora di piú soggetta all’errore».
Steiner aggiunge che durante un’eclissi si verificano fenomeni anche nelle “sfere” e non soltanto nei movimenti spaziali dei corpi celesti. Egli spiega che le eclissi sono «fenomeni di transizione che si collocano tra il Cosmo puramente fisico e il Cosmo spirituale». Sono fenomeni che “rinnegano” lo spirituale a vantaggio dell’esteriorità, dello spaziale. Lo spazio, cosí come crediamo di conoscerlo sulla terra, quale si presenta in forma di fenomeno legittimo della nostra esistenza terrestre, viene trasportato in qualche modo fino nel cosmo per mezzo delle eclissi.
L’ombra, che si tratti di quella della luna o della terra, non esiste in realtà che nel mondo “elementare”, ma nel caso di un’eclissi, essa si condensa fino a rendersi visibile.
Tutto ciò, secondo Steiner, ha una sua ragione di essere, una necessità. Occorrono valvole di sicurezza per tutto il negativo che ribolle nei pensieri e nella volontà dell’uomo; queste valvole sono rappresentate dalle eclissi, dall’assenza, piú o meno momentanea, della luce solare o lunare. Poiché il Male è stato permesso nel mondo dagli intenti divini, anche le eclissi sono state necessariamente comprese in questo disegno. Si potrebbe forse dire: al momento della concezione dell’Opera del mondo, la saggezza divina avrebbe potuto facilmente organizzare le cose in modo che non si verificassero delle eclissi. Sarebbe bastato che la luna si trovasse un po’ piú distante dalla terra, e il suo disco non avrebbe mai potuto coprire completamente quello del sole. Non vi sarebbero quindi state eclissi totali di sole. Ma, nello stesso tempo, l’uomo avrebbe dovuto essere costituito in maniera completamente diversa da come è. Per il fatto che si verificano le eclissi, la via dello spazio cosmico viene lasciata aperta agli spiriti delle Tenebre e del Male, e ciò nell’esatta misura ritenuta necessaria.

Elisabeth Vreede

E. Vreede, Le Ciel des Dieux, Triades 1973

 

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