L’Archetipo Anno IV n. 12, Ottobre 1999

PROFEZIE

L'EUROPA E LA GUERRA

Il sangue scorrerà sull’Europa finché le nazioni non si accorgeranno della terribile follia che le agita in cerchio, e tocche e rese miti da una musica santa, non si accosteranno in variopinta mescolanza agli antichi altari, non imprenderanno opere di pace, e non celebreranno con calde lacrime un grande banchetto d’amore, come festa di pace, sui fumanti campi di battaglia. Solo la religione può ridestare l’Europa, rendere sicuri i popoli e ristabilire, con nuova magnificenza, la cristianità visibile sulla terra nel suo antico uffizio di pacificatrice.
    Le altre parti del mondo attendono la riconciliazione e la resurrezione dell’Europa, per aderire ad essa e farsi concittadine del Regno di Dio. Non dovrebbe l’Europa veder di nuovo una fiorita di anime veramente sante, non dovrebbero tutti i veri congiunti nella fede sentire incontenibile il desiderio di vedere il cielo in terra e di radunarsi a intonare santi cori?
    La cristianità deve rivivere, riattivarsi e darsi una nuova Chiesa visibile, che accolga nel suo grembo tutte le anime assetate del sovraterreno, e sia volentieri mediatrice tra il vecchio e il nuovo mondo. Essa deve di nuovo riversare sui popoli la cornucopia delle benedizioni. Dal santo grembo di un degno concilio europeo risorgerà la cristianità e sarà compiuta l’impresa del risveglio religioso secondo un universale piano divino. E allora nessuno protesterà piú contro la costrizione cristiana e mondana, perché l’essenza della Chiesa sarà la vera libertà, e tutte le riforme necessarie si compiranno sotto la sua guida come procedure statali pacifiche e formali.
    Ma quando, quando mai? Non lo si deve domandare. Si abbia soltanto pazienza: verrà, deve venire, quest’èra santa della vera pace, in cui la nuova Gerusalemme sarà la capitale del nuovo mondo. E fino ad allora siate sereni e lieti in mezzo ai pericoli del secolo, o compagni della mia fede, annunciate con la parola e con l’azione l’Evangelo divino, e serbatevi fedeli fino alla morte alla fede vera ed eterna.

Novalis

Novalis, Cristianità o Europa, Einaudi, Torino 1942

 

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