Luca Signorelli – «Angelo con
cister»
(particolare della Chiamata degli Eletti) Duomo di Orvieto,
secolo XIV
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Il lavoro di ricerca
musicale, sviluppato secondo le indicazioni che abbiamo cercato di evidenziare
nelle precedenti pagine, ci rende capaci di creare una melodia, non schematicamente
fissa, ma avente la possibilità di molteplici variazioni, portatrice
delle forze che possono aiutare il singolo individuo ad armonizzare le
unilateralità del suo essere. Questa “melodia individuale” deve
essere composta nel tono di base del paziente attenendosi alla modalità
planetaria che si è riconosciuta piú idonea, deve recare
un’immagine complessiva della dimensione planetaria atta ad equilibrare
tutte queste forze, deve iniziare e finire con gli intervalli adatti (naturalmente
è importante che questi intervalli risuonino spesso durante tutto
lo svolgimento) e, infine, bisogna comporla facendola procedere nella “direzione”
ritenuta appropriata. Per chiarire meglio il procedimento, riportiamo un
esempio di melodia individuale composta per un paziente avente come tonica
individuale il DO (). La modalità
planetaria di cui ha principalmente bisogno è quella di ,
accompagnata da una particolare presenza di ,
, .
Poi con gli intervalli di 3a m all’inizio
e alla fine viene ulteriormente accresciuta l’efficacia di questa composizione:
Siamo consapevoli del
fatto che potendo adoperare le scale, gli intervalli e tutti gli elementi
musicali nella loro reale sintonia con il cosmo, per esempio come nella
“Scala Pitagorica”, tutte le attività di terapia musicale potrebbero
acquistare una forza di guarigione molto piú efficace. Il portarsi
sempre di piú verso questa autentica profondità della dimensione
sonora, prendendo in considerazione anche i “microintervalli” (intervalli
piú piccoli di mezzo tono) deve diventare un ideale verso cui bisogna
tendere. Tutto questo era auspicato da Rudolf Steiner e, naturalmente,
non come un ritorno al passato, ma come una possibilità di approfondimento
e spiritualizzazione coscienti del senso dell’udito, in modo da poter creare
la musica per l’uomo moderno ed in evoluzione verso il futuro.
Trattando delle varie
qualità degli elementi musicali, abbiamo prospettato il collegamento
tra questi e la dimensione cosmica. Infatti, con il nostro procedimento
si può arrivare a tracciare una specie di “oroscopo musicale” che,
rispetto a quello tradizionale, denota maggiore essenzialità e aderenza
alla realtà immediata del singolo individuo, e offre la possibilità
di poterne sempre controllare anche l’evoluzione nel tempo. Può
tuttavia rivelarsi utile confrontare il lavoro di ricerca musicale con
l’oroscopo astrologico, se questo viene interpretato tenendo conto delle
innovazioni apportate da Rudolf Steiner anche in questo campo. L’oroscopo
astrologico diventa un ausilio prezioso soprattutto in quei casi di pazienti
impossibilitati ad effettuare anche la piú semplice composizione
musicale a causa di gravi impedimenti fisici o psichici. Quindi tramite
l’oroscopo possiamo conoscere la realtà delle disarmonie costituzionali
del paziente, per poter poi agire terapeuticamente per mezzo dell’attività
musicale.
Vogliamo ora considerare
alcuni elementi musicali piú generali, ma non per questo meno efficaci
per la terapia. Per esempio, dato che esistono individui troppo incarnati
(dove la parte animica e spirituale è collegata fortemente con quella
eterica e fisica) e individui, invece, poco incarnati (aventi un collegamento
troppo debole tra le due parti), possiamo aiutare i primi con l’ascolto
passivo della musica e i secondi con il ricordo attivo di un motivo musicale.
Il collegamento dell’anima
con il corpo viene promosso anche praticando un genere di musica nella
quale si avverte fortemente l’elemento del ritmo, oppure muovendosi nell’ambito
del ritmo puro, come per esempio avviene con gli strumenti a percussione.
Il rapporto che intercorre
tra la musica e la matematica è strettissimo. Proprio per questo
motivo sono state possibili le intuizioni di Pitagora, il quale ha dato
le basi per la comprensione e l’applicazione pratica di tali leggi. Nella
terapia possiamo avvalerci in vario modo di questa proprietà logico-matematica
insita nella musica. Ogni ascolto o esecuzione di brani composti in modo
armonioso stimola le interiori forze della logica, che, a seconda dell’elevatezza
della musica suonata o cantata, può essere piú o meno profonda,
fino alla possibilità di esprimere le leggi del vivente e del mondo
spirituale. La logica musicale è di grande aiuto, per esempio, nella
cura dei ritardi dello sviluppo psichico. In questi casi possiamo operare
appellandoci alla forza costruttiva che si esprime nella formazione delle
frasi musicali, proponendo all’inizio semplici frasi di due battute, fino
a raggiungere frasi piú evolute, come quelle classiche di otto battute.
Per quanto riguarda l’impostazione
pratica di una seduta di musicoterapia, ogni terapeuta, rispettando ovviamente
le conoscenze di base, può procedere liberamente e in modo creativo.
È tuttavia importante dare una certa forma ordinata ad ogni singola
seduta, nel senso di procedere con le varie attività seguendo una
successione armoniosa e ben ritmata. Per propiziare la concentrazione verso
il lavoro musicale, all’inizio della seduta può essere utile dedicarsi
all’affinamento delle capacità percettive del paziente, invitandolo
a riconoscere alcuni elementi essenziali della musica: altezze, timbri,
intervalli, tonalità maggiori e minori ecc. A seconda della tipologia
del paziente, si darà poi spazio maggiormente ad una musicoterapia
attiva oppure ricettiva (ascolto), anche se bisogna comunque dire che la
parte attiva, mettendo in moto in maniera piú forte la volontà
e coinvolgendo maggiormente il paziente, non dovrà mai essere trascurata.
La terapia musicale, come noi la intendiamo, deve portare a una vera e
propria formazione artistica, in modo che il paziente, oltre al beneficio
specifico ottenibile tramite la terapia, possa praticare della vera musica,
di un certo livello artistico e tecnico, cosí che questa arrivi
ad assumere una parte importante e duratura nell’ambito della sua vita.
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