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Il karma sembra accanirsi ogni giorno contro di me. Vedo persone che vivono
una vita normale, senza traumi. Invece per me che cerco di seguire una
Via spirituale tutto diventa sempre piú difficile, in casa e in
ufficio, nei rapporti umani intimi e in quelli convenzionali, e persino
con il ripetersi di incidenti, talvolta gravi, che mi perseguitano. Spesso
mi sorprendo a pensare che forse sto sbagliando tutto e dovrei lasciar
perdere, fare come quelli che mi circondano: vivere senza pormi il problema
dello sviluppo della mia interiorità. Poi mi dico che sono tentazioni
da superare, ma mi rimangono tanti interrogativi. Perché mi vengono
incontro tutte queste difficoltà, come affrontarle, come non esserne
schiacciata o perdere la fiducia di stare nel giusto? Qualche volta ho
paura di finire con l’uniformarmi agli altri della mia famiglia negli aspetti,
che giudico deleteri, di attaccamento alla tradizione piú esteriore,
che ne fanno dei sopravvissuti a un mondo di vuoti formalismi.
Maria Luisa De Dominicis Scotti
Il segreto è essere sufficienti, essere coerenti, rispetto alla
centralità del proprio Io. Fuori di questa sufficienza, di questa
coerenza, tutto è smarrito, confuso, sottratto, tolto, travolto.
In realtà, il mondo che ci circonda ci porta incontro accadimenti
che si verificano soltanto perché sono rivolti al nostro Io: in
ciò consiste la loro possibilità di essere da noi trasformati
e risolti. L’Io può volerli dal profondo. Importante è scoprire
che essi avvengono perché l’Io li vuole dal profondo, altrimenti
non avverrebbero. Ma per ora è provvidenziale che essi ci giungano
dall’esterno, come altri dall’Io o dalla coscienza: se cosí non
fosse, noi sapremmo a priori ciò che deve essere fatto, non
saremmo liberi di negare il fondamento dell’Universo. Dobbiamo arrivare
a conquistare questo fondamento, fino a contemplare come centro ciò
da cui tendiamo a fuggire come dall’oscurità e dalla morte. Per
fare ciò occorre compiere un atto assoluto, superando in noi ogni
senso di angoscia e di paura, e vincendo ogni nostra radicale necessità.
Questi sono tempi in cui viviamo un incalzare di ostacoli e di vicissitudini
senza respiro: è segno che sono presenti e bussano alla porta le
nuove forze dell’uomo. È necessario essere pronti e ascoltare il
giusto orientamento, il senso nascosto degli eventi, fiduciosi secondo
la fedeltà basale al Mondo Spirituale. E dobbiamo anche riconoscere
gli impulsi che operano oggi in Occidente contro l’Arcangelo del tempo
e contro la Tripartizione. È necessario sviluppare un acuto discernimento
riguardo alle forze del passato che ostacolano il cammino delle forze presenti
della coscienza. Gli impulsi del passato sono quelli che sbarrano il passo
all’avanzare della civiltà e deviano sino alla corruzione le forze:
si esprimono nel potere della convenzionalità, nei vincoli del sangue,
nella moda, nel conservatorismo non solo formale ma soprattutto sostanziale,
nel sentimentalismo individualistico opposto alla vita superiore della
coscienza, nel giudicare negativamente lo sforzo dell’uomo volto ad elevarsi
a una realtà superumana. Questi impulsi vanno riconosciuti, cosí
che possiamo sviluppare le forze che necessitano al nostro attuale cammino.
Ho un figlio di quindici anni al quale ho cercato di trasmettere quanto
appreso dai Maestri e dalla mia personale esperienza. Ma oggi questo sembra
essere stato inutile: una barriera è improvvisamente sorta tra noi,
al di là della quale c’è il mondo dell’adolescenza, in cui
lui si è pienamente inserito e che per noi adulti è impossibile
comprendere, perché ha le sue regole, i suoi miti e i suoi valori,
lontani anni luce dai nostri…
Oggi, diceva il Maestro d’Occidente, si mitizza l’adolescenza e si guastano
le sue forze. Si fa psicologia, letteratura e mito sui ragazzi, perché
si ignora che essi sono diversi unicamente perché determinate forze
che prima si esprimevano nel sentimento oggi si esprimono nella volontà,
per un mutamento costituzionale dell’uomo.
Sappiamo però che solo questa potenza di volontà rinnovata,
che la piú parte dei giovani non padroneggia e che talora sente
urgere dentro di sé in maniera confusa senza sapere come incanalare,
potrà riuscire a trasformare l’ambiente deteriorato in cui viviamo
— inquinato dai falsi valori propugnati dagli attuali dirigenti e dai loro
burattinai nascosti dietro le quinte, esprimenti una mentalità speculativa,
oppressiva e parassitaria in una società governata dallo Spirito,
secondo le leggi di una ritrovata fratellanza. È giusto parlare
con i giovani che ci sono vicini, ma è ancor più importante
dar loro un esempio di rettitudine, di impegno, di consequenzialità,
secondo l’etica alla quale ci riferiamo e che abbiamo il dovere di tradurre
in comportamento operativo.
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