L’attuale
momento in cui assistiamo a guerre, terrorismo, attacchi con armi
convenzionali e batteriologiche, mi spaventa e crea in me un profondo
smarrimento. Nonostante i grandi esempi di santità che l’uomo ha ricevuto
nei secoli e l’insegnamento dei Maestri, sembra che una nuova barbarie si
stia impadronendo della civiltà umana…
- Ciò che stiamo vivendo in questo periodo era
stato drammaticamente previsto da Rudolf Steiner. Ne parlò in diverse
occasioni, in particolare nella conferenza che tenne a Berlino il 23
dicembre 1904, in cui affermò tra l’altro: «…È impossibile
immaginare cosa potrà accadere se l’umanità non raggiungerà l’altruismo.
Soltanto attraverso il raggiungimento dell’altruismo sarà possibile
trattenere l’umanità sull’orlo della perdizione. Il declino della
nostra epoca attuale sarà causato da mancanza di moralità. La civiltà
lemurica è stata distrutta dal fuoco; l’epoca atlantica dall’acqua;
la nostra sarà distrutta dalla guerra di tutti contro tutti, dal male:
gli uomini distruggeranno se stessi nella lotta fra loro. …Un piccolo
gruppetto si salverà per la sesta epoca di cultura. Questo esiguo
gruppetto sarà progredito sino all’altruismo. Gli altri
raggiungeranno ogni raffinatezza nell’elaborare le forze fisiche della
natura e nel metterle al proprio servizio, ma senza sviluppare il grado
necessario di altruismo. …La quinta epoca di cultura è un periodo del
puro intelletto, un’epoca dell’egoismo. Ci troviamo ora all’apice
dell’egoismo. L’intelletto è la cosa piú egoistica ed è la
caratteristica del nostro tempo. Dobbiamo dunque elevarci attraverso l’intelletto
alla spiritualità, per poter avere un’idea di quella spiritualità
che è esistita un tempo. …Saranno necessarie guerre sanguinose, e
altre che si svolgeranno come guerre economiche, come impulso all’espansione,
allo sfruttamento, all’investimento di capitale e alla fondazione di
imprese industriali, come sopraffazioni; e perciò si sarà sempre piú
in grado, attraverso certi meccanismi, di mettere in movimento grandi
masse di uomini, semplicemente costringendoli; il singolo raggiungerà
sempre maggiore potere su determinate masse di uomini. Perché nel corso
dell’evoluzione non avverrà che diventeremo piú democratici, bensí
che diventeremo brutalmente aristocratici, conquistando i singoli sempre
maggiore potere. Se non si avrà un ingentilimento dei costumi, saremo
trascinati alle cose piú brutali. Questo si avvererà, come si è
avverata per gli atlantidi la catastrofe dell’acqua».
…Nella moderna società sembra non esserci piú posto per la reciproca
tolleranza, non solo fra le nazioni, o fra i diversi gruppi etnici, ma anche fra
gruppi di uno stesso nucleo sociale, e addirittura tra i membri di uno stesso
gruppo…
- Anche in questo caso può risultare
illuminante riferirci a un passo, di incredibile gravità, tratto da un
ciclo di conferenze che Rudolf Steiner tenne a Vienna nel 1914 su L’essere
interiore dell’uomo e la vita fra la morte e una nuova nascita:
«Le tendenze predominanti della vita presente diventeranno sempre piú
forti, finché alla fine esse distruggeranno se stesse. Colui che guarda
spiritualmente la vita sociale, osserva come disposizioni orribili si
formino dappertutto e diventino “formule sociali”. Questa è la
grande preoccupazione culturale, sentita da colui che penetra col suo
sguardo l’esistenza. Questa è la cosa orribile che deprime cosí
fortemente. Anche se si potesse reprimere ogni entusiasmo per la
conoscenza dei processi della vita, la comprensione del tempo attuale
dovrebbe farci parlare della “medicina” in un tale modo da gridarne
le parole al mondo. Se l’organismo sociale continua a svilupparsi
cosí come finora ha fatto, allora si avranno dei danni nella cultura,
che saranno per l’organismo sociale ciò che le formazioni cancerose
sono per l’organismo fisico umano. Ma la concezione della vita dei
circoli dirigenti coltiva sopra un simile “sfondo” (sfondo che non
essi possono, o non vogliono vedere) impulsi che creano direttive che
non dovrebbero esistere, e invece nulla di ciò che sarebbe adatto per
fondare la fiducia fra i diversi gruppi di uomini».
Comincio
già da ora a sentire intorno a me, nelle persone che mi circondano al lavoro
e persino in casa, quell’eccitazione che precede il periodo delle festività
natalizie. Dovendo necessariamente subire tale atmosfera, che come ogni anno,
già so, peggiorerà con il passare dei giorni, vorrei poter conservare nella
mia anima un tema di meditazione da contrapporre interiormente alla frivolezza
e alla superficialità dell’ambiente esterno…
Sandra Pastore
- Secondo quanto diceva il Maestro d’Occidente,
dobbiamo considerare il Mistero dei giorni che precedono il Natale, che
sono la pausa della tenebra del mondo, come l’occasione della comunione
con l’Amore radicale del Mondo, ogni volta rinascente, perché la sua
virtú è l’essere sempre creante, o nascente. Potremo attingere alla
fonte segreta entrando nella sfera aurea all’interno della tenebra della
Terra, sí da realizzare in noi un’atmosfera di gioia, pace, dedizione.
Nelle ore mistiche, nelle ore del Mistero solare, ritroveremo il contenuto
prezioso, il gioiello non terrestre, la sostanza gemmante Luce di Vita,
quel Secretum Amoris traentesi dal principio stesso del Sole. Lí
dove la Luce sembra sparire, risorge la Luce che attendiamo.
Mi
sto sempre piú rendendo conto della fragilità umana nel campo del lavoro in
comune, che, non solo nei rapporti professionali o familiari, ma anche fra
cultori dello Spirito, diviene talvolta estremamente difficile…
Andrea Premoli
- Per rispondere ancora con le parole che in
alcune occasioni vennero pronunciate dal Maestro d’Occidente, possiamo
dire che chi è portatore della “sostanza aurea”, si trova ad avere a
che fare con l’elemento che ha il còmpito di eroderla: elemento che
agisce attraverso gli eventi, le cose che accostiamo, ma soprattutto
attraverso esseri che per minima affinità karmica e affettiva ci
avvicinano. Cosí accade che talvolta congiunti, o amici, o colleghi, o
“altri”, hanno il compito di erodere tale sostanza aurea, non essendo
connessi con la corrente interiore da cui si trae tale sostanza. Tale
attacco avviene, metodicamente contro ciò che nell’interiorità opera
secondo lo schema del Graal, un attacco guidato da un’intelligenza
precisa e unitaria attraverso le diverse persone che agiscono come suo
strumento. Non v’è da accusare nessuno, perché un simile attacco è
previsto: esige forze piú essenziali di difesa dell’elemento
aureo-solare del Graal: ora ciò può essere compreso e tradotto in una
nuova azione. Questo preparare l’anima alla sua vivificazione è il
senso dei giorni che precedono il Natale: l’abbraccio dell’aureo-solare
con la luce di vita della devozione.
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