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La via di Michele è
quella del pensare. |
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Bisogna vedere innanzi a
sé il pensiero obiettivamente e chiaramente come la percezione sensoria
che lo ha originato. |
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I pensieri anticamente provenivano
dagli Dei ed erano impregnati della loro volontà. Ora l’uomo, risvegliando
in sé i pensieri cosmici, deve riunire la sua volontà libera
alla volontà degli Dei |
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Il sentiero del pensiero
ha condotto l’uomo nel mondo dei sensi; il sentiero della volontà
lo conduce al mondo soprasensibile, fuori della sfera di Arimane. |
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Nel pensiero puro la volontà
porta la propria forza nel mondo delle rappresentazioni. |
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Calore, entusiasmo nel pensiero
puro, portano i pensieri nel cuore. |
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La facoltà d’entusiasmo
per il pensiero puro è una misura della maturità dell’anima. |
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Nel pensiero impregnato
di volontà entra la forza creativa dell’uomo, che può modellare
il mondo esterno. |
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La natura è amorale
nei suoi movimenti, perché è vuota del divino spirituale.
La volontà umana porta la morale nel mondo. |
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L’intelligenza cosmica di
Michele può essere accolta dall’uomo. Egli può guardare il
mondo con lo sguardo di Michele. |
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L’intelligenza cosmica entra
nell’evoluzione umana: Michele la tiene in rapporto con gli esseri divino-spirituali. |
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Per mezzo di Michele l’autocoscienza
umana diventa autocoscienza delle Gerarchie, passando dalla testa al cuore. |
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Il sentire e il volere
, riuniti nel pensiero libero, ci avvicinano alla terza Gerarchia. |
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Cercando lo spirituale attraverso
la natura ci avviciniamo alla seconda Gerarchia. |
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Vivere nei fatti ed eventi
umani come opera dei Mondi Spirituali, ci avvicina alla prima Gerarchia. |
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L’uomo diviene per opera
di Michele una Gerarchia Spirituale che compie l’opera degli Dei. |
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Nell’Antroposofia è
contenuto il Messaggio di Michele.
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