E’un
incerto bagliore di immagini
di parole non dette, di suono
non vibrato nell’aria, di pensiero
che si estenua sul nascere, di forza
trattenuta da vigile coscienza
al di dentro, o in pochi atti voluti.
Cosí
mi vedo, e scorgo ancora lontano
il tempo gioioso della fatica utile
i giorni sofferti a produrre parole vere.
È come
partorirmi con dolore
come uscire con sforzo dall’oscuro
che vorrebbe ogni giorno
chiudermi al mondo vivo.
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Fratelli
invisibili
Quando
ogni sostegno e sguardo amico
ha svolto la sua funzione ed è svanito,
l’umano appare rappreso e congelato.
Amici
e fratelli divengono coaguli del passato,
inizio a sentire la solitudine della terrestrità,
sento arrivato il momento, quello del Vero Agire.
L’azione
degli Eroi la sola compagnia,
quella dei fratelli invisibili
sempre presenti e pronti al mio fianco
l’unica certezza.
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Punto
interrogativo
Era nei tuoi Occhi
/ nei miei Occhi... quel giorno:
quando tutto l’Universo all’intorno
SÉ, subitaneo, ha oscurato e spento.
Al Centro sola, di
tre quarti, la tua Faccia / la mia Faccia
illuminava una Notte senza Luna e senza Stelle,
tutto il Creato in sé assorbendo le Creature tutte.
Sul retroscena, oltre
il limite di tal Forma, incombe
un Punto di domanda, invisibile possente:
pervade la coscienza e la percuote.
Risuona per la prima
volta da profondità abissali:
quel NOME che ogni giorno pronuncio...
nel segreto dell’Anima.
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Nel
verde intenso dei monti boscosi
un vecchio sale
per un sentiero dolce ma tortuoso.
Lento il passo, il corpo vigoroso
a poco a poco in cima giungerà.
Lo attende là dell’eterno
il campo dorato di messi mature
che egli ha lavorato
in una lunga, faticosa vita
di semi piantati,
di teneri virgulti nutriti
dalla pioggia del cielo,
da uno sguardo che contempla
l’amore.
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Un dipinto
a soggetto
floreale, ricco di
mediterranea solarità,
della lettrice
Anna S. Turchetti |
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