Tripartizione

Il pensiero puro, presente nel percepire consapevole, attinge la sua luce direttamente alla luce del Logos, che opera nella segreta struttura della terra, come Spirito verace della materia, folgore recondita della mineralità.

Massimo Scaligero, Trattato del pensiero vivente, Ed. Tilopa, pag. 87.

 

Nei miei sogni senza pace ho visto degli uomini sedersi su cumuli di immondizie e levarsi il cuore, come noi usiamo levarci le scarpe e le calze. Poi ho visto degli uomini scorticare altri uomini e levare loro il cervello.
…Poi mi prese per mano e mi portò in una grande piazza. «Questi sono gli uomini delle stelle mi disse». Andai loro vicino e mi sembrò di essere in una enorme e desolata foresta…L’uomo dalla scritta in fronte mi disse: «No queste non sono creature del tuo Dio, ma della scienza. E la scienza produce ormai solo uomini e donne superiori». Dio mio, quale turpiloquio e quale squallore!

Ho visto nei primi anni dello Spirito uomini andare a morire in case di ghiaccio. Ma qui la morte non era morte. E i morti venivano rinchiusi in grandi case di vetro e ogni armadio aveva un nome.
«Questi – mi disse l’uomo dalle lettere in fronte – erano dei poveri dementi, incapaci di scrivere anche il proprio nome. È bastato iniettare nelle loro vene quattro gocce di fuoco perché diventassero geni».

Ma quando voltai le spalle sentii un tuono e un grido di dolore: le stelle stavano esplodendo ad una ad una…

Le Profezie della Monaca di Dresda (1680-1706),
a cura di Renzo Baschera, MEB editore, Torino 1976.

 

Una scienza contro la vita

Lo Stato Guida dell’Impero d’Occidente aveva un vessillo a stelle e strisce. I suoi scienziati gioirono nel profanare una cometa. Era il 4 luglio 2005, giorno di festa nazionale. Perché prendersela con una cometa il giorno della loro festa nazionale? A quei tempi la scienza supermaterialistica ricordava sempre piú la magia nera. Forse dietro alla massa di quegli uomini delle stelle, v’erano oscure personalità e circoli segreti in grado di conoscere le leggi vibratorie della materia. Lo spazio è Cosmo, non Caos, chi deturpò la cometa che cosa voleva fare realmente? Gli Annali ci dicono che in quel tempo non si profanava solo lo spazio: esperimenti di ogni genere su uomini, piante e animali erano all’ordine del giorno. Immense sofferenze venivano inferte alle cavie nel nome della ricerca scientifica, ma ormai una nuova sensibilità si stava diffondendo.

Una scienza contro lo Spirito

Alla nostra epoca, noi non abbiamo notizia degli abissi e delle nefandezze del supermaterialismo allora imperante e della scienza negromantica collegata ai demoni. Ma siamo certi che l’azione antievolutiva restava sempre la stessa: spostare la sofferenza altrove, rispetto all’Occidente estremo, in modo da scaricare certe forze distruttive sugli innocenti, mantenendo la crescita a vantaggio del mondo materiale dell’Impero. Come si era fatto con il bolscevismo (che in origine doveva fiorire nella Britannia industriale, non nella Russia devota e contadina), cosí si spostò il dolore sul pianeta perché ciò tornava a vantaggio della Corte imperiale e dell’aristocrazia degli eletti. Spostare altrove il male su innocenti ignavi era la regola demoniaca.

Il tecno-aruspice

Uno stimato futurologo dell’epoca, accreditato presso la corte imperiale, tale Schwartz, (cioè “nero”, e non a caso) profetizzava che per il 2050 le aspettative di vita umana, per i ricchi dei Paesi industrializzati, sarebbero cambiate. Da novanta anni si sarebbe passati a centotrenta anni, grazie alla genetica e ai trapianti. Naturalmente i poveri (anche quelli delle province sviluppate) avrebbero continuato a fumare tabacco e a condurre una vita sregolata, piena di eccessi alimentari. Obesi, intossicati dalla carne, dalla scatola ipnotica, dalle droghe, dalla medicina chimica, dall’alcool, i plebei avrebbero vissuto meno, risolvendo i disavanzi del sistema pensionistico. Ma ciò che è impressionante maggiormente nelle anticipazioni di questo Garitus Schwartz, è che costui si faceva pagare profumatamente per elargire i suoi consigli nefasti.
Il tecno-aruspice sosteneva che l’Europa era troppo arretrata per accettare la biotecnologia e i trapianti multipli (ovviamente espiantati da poveretti che si vendevano gli organi). Il peso della religione cristiana, secondo lo Schwartz, era troppo forte nelle nostre province. Cosí si sarebbe creato un “turismo sanitario” verso i luoghi del pianeta dove tutto era concesso. Un grande business attendeva coloro che avessero inventato le “vacanze trapianto”.

Grandi progressi della medicina

Naturalmente questi erano i piani delle potenze infere, ma come si diceva in quell’epoca: «Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi». Nessuno poteva concepire che presto si sarebbero risvegliate forze reattive possenti contro queste disumane aspirazioni.
Il supermaterialismo franava. Lo si vedeva nel campo medico: la medicina omeopatica, ad esempio, si era notevolmente affinata negli ultimi decenni del secolo. I pazienti, infatti, iniziavano istintivamente a domandarsi se valesse sempre la pena assumere dosi massicce di chimica velenosa.
Prendiamo il caso dei betabloccanti, medicine che abbassavano la pressione sanguigna. Essi potevano avere un senso terapico nei casi estremi, per poi essere sostituiti da medicine naturali, fitoterapiche. In realtà i betabloccanti “imbalsamavano” l’emotività profonda del cuore. Diventando cronici, toglievano agli uomini una parte di loro stessi. Piú di un medico consapevole si rendeva conto che l’uso di certe medicine era qualcosa di nefasto e che il sistema medico imperante era rivolto contro l’uomo.

Manipolazione genetica

Il pianeta decadeva dal punto di vista ambientale e gli esseri elementari si ritiravano dalle città, che diventavano sempre piú insalubri e mefitiche. Ma nelle campagne, nei luoghi che avevano mantenuto un certo equilibrio, iniziavano a vedersi i primi segni d’una ribellione non politica ma culturale. Certamente la lobby supermaterialista voleva affermare a tutti i costi il principio della manipolazione chimica nell’inanimato e genetica nel vivente. Come scriveva la Monaca di Dresda con secoli di anticipo: «È bastato iniettare nelle loro vene quattro gocce di fuoco perché diventassero dei geni». Ora leggendo attentamente questa profezia ci rendiamo conto di quel che la Monaca voleva dire.

Purezza del mondo vegetale

Ma non si trattava solo di eugenetica umana. I geni venivano modificati anche nelle coltivazioni vegetali. I maghi neri avvertivano oscuramente che il Cristo era presente sul piano eterico, la natura vegetale con la sua purezza era un monito vivente ed un principio equilibratore. La deturpazione genetica era un’offesa alla natura vivente, alla purezza del mondo vegetale, alla forza degli esseri elementari che la abitavano.
Fu in quell’epoca che il percepire puro divenne il mezzo con cui risanare queste offese al mondo spirituale, e questa azione interiore fu immensamente piú forte delle legittime manifestazioni esteriori ambientaliste.

Ultime legittime battaglie della Chiesa di Pietro

Le ultime legittime battaglie della chiesa di Pietro, ormai al tramonto, si diceva, difesero il principio della Vita. Questa sarebbe stata la cartina di tornasole per comprendere quando la Chiesa di Pietro sarebbe finita: sarebbe finita quando il rispetto per la vita avrebbe lasciato il posto ad una resa nei confronti della magia nera pseudo-scientifica e alla politica dell’Impero d’Occidente.
La stessa aristocrazia degli eletti si schierò conto la Chiesa di Pietro, per mezzo degli organi di stampa accreditati, come il Corrierus Serotinus, in occasione di un Referendum che fu indetto sulla ricerca, lavorando alacremente in difesa degli interessi industrial-genetici. Non fu però possibile far cambiare idea agli Esperidi. Certi esperimenti andavano evitati ad ogni costo. Che si adottassero i bambini negli orfanotrofi, invece di insistere con le provette! Oggi a noi appare normale ciò che allora appariva confuso.

La crionegromanzia

Ma l’egoistica preservazione della vita sulla terra passava anche per la magia del ghiaccio. Prendiamo ad esempio l’idea d’ibernazione: uomini ed organi in armadi sigillati, come aveva profetizzato la Monaca di Dresda. L’uso del ghiaccio a scopo negromantico era una magia infera: quali esseri si sarebbero risvegliati dopo tale trattamento? La Monaca lo dice chiaramente: esseri senza Io.
Anche i trapianti di organi potevano creare qualche problema, non soltanto per il fatto che gli espianti potessero non essere frutto di volontarie donazioni. Un trapianto comunque era un intervento che alterava il corpo eterico o vitale di un essere. A quell’epoca vi erano le conoscenze materiali per compiere simili atti, ma mancavano le conoscenze morali per armonizzarli con il Creato.

Salvino Ruoli