Oggi, la richiesta è alla volontà pura, al puro essere, alla pura obiettività: perché le ambigue correnti psichiche non incalzino come avviene ovunque sulla Terra. Grande indipendenza, in ordine al Graal. La Rosacroce esige un distacco assoluto dalle vertenze che imperversano sulla Terra. Occorre condurre alla realtà effettiva del mondo, che è realtà eterica, cioè realtà christica, il senso del proprio cammino, libero dalle miserie quotidiane.
È necessaria la ripresa del ricamo di luce del pensiero liberato. La potenza, per fluire, esige questa chiave, la presenza di un pentacolo magico interiore, che è il nucleo del pensiero pensante. La nuova magia è tutta pura azione interiore: circolazione della Luce.
La onnipotenza di Dio è presso di noi attraverso il Christo, cioè attraverso l’Io superiore attivo nell’Io quotidiano. Se l’Io vuole, l’Onnipotenza può operare attraverso di lui. Che l’Io per un attimo sia fondato su se medesimo, e le meraviglie dell’Eden risorgono per lui. Perciò il Christo promette: “Qualsiasi cosa chiediate a Lui in mio nome, l’otterrete”.
Di contro fluisce l’aiuto di un mondo assolutamente superiore e perciò diverso: perciò non facilmente riconoscibile come aiuto, non somigliando a nulla di umano. Questo riconoscimento è possibile là dove l’umano esaurisce il suo significato.
È necessario dal fondo valle conoscere il segreto della vetta e ritentare per l’ennesima volta l’impresa: che è tutta idea. Perciò lo stesso fondo valle è un essere del pensiero che, afferrato, è súbito la vetta. E questa è la gioia, la piú alta, perché nasce dall’essere che esprime la sua liberazione mediante l’identificazione assoluta di sé con ciò che è.
Sagace, lenta, calma, insistente, sicura ripresa, oltre il marasma: senza fretta ma concentratamente: amorevole, appassionato, segreto impeto del Logos: “Memoria di me”, dal Sole. Rinascere infatti dal Sole, dall’antica Luce, nel profondo buio. Perché la vittoria sia sicura per ogni essere che soffre lottando, per ogni eroe votato alla Resurrezione. Verso l’assolato essere da cui moviamo, cui attingiamo perennità.
Anima, respiro della certezza, della identità trasparente, liberazione segreta, sottile, essenziale, memoria del Sole, dominio assoluto del Christo, orante beatitudine, incessante salvezza, inesauribile generosità straripante, donazione per la quale il cuore è sempre piú forte, là dove il cuore piú profondamente invoca la luce.
Sosta, quiete, calore, silenzio, potenza, vita novella dalle radici eteriche del corpo, ritorno alla gioia cosmica, cessazione dell’inganno umano. La poesia scaturisce dal segreto dell’anima per tornare alle opere del giorno, ritrovare gli esseri cooperanti, realizzare la gioia di essere con coloro che amo, che riassumono tutti gli esseri del mondo.
Massimo Scaligero
Da una lettera dell’ottobre 1978 a un discepolo.