Il Tesoro dei Cantici

Il Maestro e l'Opera

Il Tesoro dei Cantici

 

  • Tilopa Tutti i fattori dell’esistenza scaturiscono dalla sostanza del Grande Sigillo e lí si dissolvono.
  • Essa non è qualcosa e non è neppure nulla, perché è al di là di qualsiasi determinazione. Siccome non è conoscibile mentalmente, non ricercarne il significato.
  • Tutti i fenomeni sono per loro natura falsi, perciò non sono da abbandonare né all’inizio né alla fine [del cammino spirituale].
  • Qualsiasi cosa la mente possa conoscere, qui non è considerato come il vero modo d’essere della realtà: la realtà autentica non è [fatta conoscere] dal Maestro né è [conosciuta] dal discepolo.
  • Non concepire quello stato come cosciente e neppure come incosciente, piuttosto comprendi che esso è l’uno privo di molteplicità. Ma se ti aggrappi anche all’uno sarai legato proprio da quello.
  • Io, Tilopa, non ho nulla da insegnare. Non me ne sto isolato, ma non sono senza isolamento.
  • I miei occhi non sono aperti, ma neppure chiusi. La mia coscienza non è alterata, ma neppure incorretta.
  • Renditi conto che lo stato naturale non è conoscibile mentalmente.
  • Se comprendi che esperienze, ricordi e conoscenze sono qualcosa di falso rispetto alla realtà autentica indeterminabile, lascia che tutti questi fenomeni sorgano e si dissolvano liberamente.
  • Non c’è proprio nulla né da eliminare né da conquistare, né da ottenere né da rifuggire.
  • Non rimanere nella foresta a praticare l’ascetismo. La felicità non può essere trovata tramite le abluzioni e la purità rituale.
  • Neppure il culto delle divinità ti farà ottenere la liberazione.
  • Comprendi quel rilassamento in cui non si afferra né si abbandona alcunché.
  • La meta è la consapevolezza della propria vera natura. Nell’istante in cui si consegue questa comprensione non c’è piú alcuna via da seguire. Le persone ordinarie che non capiscono ricercano la mèta altrove.
  • Felicità è trascendere speranza e timore.
  • Quando si dissolve la propria identificazione mentale cessa la visione dualistica.
  • Senza pensare, immaginare, esaminare, giudicare, meditare, agire, sperare e temere, le fissazioni mentali si dissolvono spontaneamente. È cosí che si consegue lo stato primordiale.

Tilopa


       Tratto da in quiete di Gianfranco Bertagni ‒ Traduzione di Giuseppe Baroetto.