Lo avete sentito anche voi? Il pediatra americano John Hutton, con la sua équipe dell’Ospedale di Cincinnati (Ohio), ha dimostrato che leggere ad alta voce le fiabe ai bambini in età prescolare stimola lo sviluppo di certe zone dell’emisfero cerebrale sinistro che hanno il compito di integrare suoni e immagini, facilitando l’apprendimento nella futura attività scolastica. Dunque fiabe, storie, poesie sono un alito di vita per i nostri bambini. Ma in fondo lo sono anche per gli adulti.
Infatti, il menestrello aveva molto séguito nel Medioevo e nel Rinascimento fra persone di tutte le età e di tutti i ceti sociali, perché sentir narrare una favola, una storia o sentir recitare un testo poetico metteva – e mette ancora – le ali alla fantasia, nutre di fresche forze eteriche l’immaginazione. Girovagando da una corte all’altra o da una piazza all’altra di paese, il menestrello raccontava tante storie e tante altre ne apprendeva, che poi, per mezzo di lui, si propagavano e si tramandavano. Alcune storie erano fondate su vicende reali, arricchite e trasformate dalla fantasia del menestrello, altre decantavano ardimentosi cavalieri che uccidevano draghi, creature invisibili che vivevano nei boschi come elfi, gnomi e fate.
Anche il menestrello di oggi sa narrare storie che lasciano i piccini a bocca aperta, ma sa anche trasformare una fiaba in una recita che coinvolga tutta la classe, gratifichi i giovani attori e diverta il pubblico.
Il nostro menestrello vi presenta, nella prima parte, quattro testi, molto suggestivi e fantasiosi: Celestino e la serpe bianca, Il fuso, la spola e l’ago (tratti dalle fiabe dei fratelli Grimm), La curiosa Rosalia (tratto da una fiaba di Sophie de Ségur), La leggenda del Buddha.
Nella seconda parte sono raccolte favole che fanno sognare paesi esotici d’Oriente, altre che ricordano importanti festività del nostro calendario, altre infine che guidano alla ricerca della Saggezza e del Sacro Amore.
La terza parte è dedicata ai piú piccini. E come dimenticarsi di loro? Per loro il menestrello ha composto una tenera e divertente poesia che può essere letta o usata per una piccola recita.
Alda Gallerano, Gabriele Burrini
Alda Gallerano, già ricercatrice presso l’Orientale di Napoli, è stata redattrice di saggistica e scolastica e ha collaborato con dei periodici. Oltre ai lavori scientifici sulle religioni orientali, ha pubblicato, con G. Burrini, L’antroposofia (Xenia 1996), Padre nostro che sei nei cieli – Le piú grandi preghiere di tutti i tempi e di tutti i paesi (Bompiani 1998), Pagine d’amor platonico (Edilibri 2002), Il karma (Xenia 2005). Nel 2014 è uscito Rosa era l’alba – Storie di donne del Sud (Il Calamaio, Roma). Pubblica poesie sulla nostra rivista.
Gabriele Burrini, giornalista e scrittore orientalista. Oltre ai testi citati, ha scritto per Xenia La filosofia indiana e L’omeopatia; per l’Ed. Antroposofica I manichei di R. Steiner; «Il buddhismo e la scienza dello spirito» (in R. Steiner, Buddha, 2010); per le Dehoniane I grandi temi della mistica ebraica; per Edilibri ha scritto i racconti Il cappellaio di Urmak; L’angelo dei nuovi tempi; ha curato Il cammino dei Bodhisattva di Śāntideva. Nel 2013-14 ha pubblicato testi per l’infanzia: Alberi e miti, Antichi mestieri, Alfabeto in filastrocche (Edilibri). Sito Web: www.orienteeoccidente.it
Alda Gallerano e Gabriele Burrini, Il menestrello racconta… Favole e recite per bambini
Editrice CambiaMenti ‒ Bologna 2015 15 euro