I tre nemici dell’umanità

Monito

I tre nemici dell'umanità

Abbiamo già in passato messo in luce e sottolineato questo monito che Rudolf Steiner rivolge al suo tempo ma anche ai tempi che sarebbero venuti. Crediamo che sia il caso di proporli nuovamente ai nostri lettori, per comprendere in profondità la società in cui viviamo e per la cui trasformazione e salvezza siamo chiamati ad operare.


 

«Il goetheanismo rimane non sfiorato dalla scienza materialistica, e lo si può vedere da molte cose (ovviamente si loda molto Goethe ma come ho già detto si fa di un ex ministro delle Finanze il presidente della Società Goethe) [Rudolf Steiner depreca spesso che a presiedere una Società che avrebbe dovuto avere lo scopo di favorire la cultura tedesca – la Società Goethe con sede a Weimar – sia stato chiamato l’ex ministro delle Finanze prussiano Georg Kreuzwendedich, Freiherr von Rheinbaben (1855-1921) che ricoprí l’incarico dal 1913 al 1921].

D’altra parte nel vero e proprio elemento tedesco si dovrà avvertire un continuo rimprovero, poiché ci si salva nel modo migliore contro ciò la cui natura non si è capaci di riconoscere, calunniandolo. Sono cose che vanno tenute ben presenti. La reazione migliore a un vivente rimprovero è caratterizzarlo come criminalità. Ci si salva cosí soggettivamente da un rimprovero nei propri riguardi. Si tocca cosí un importante fatto psicologico. La diffamazione continuerà a svilupparsi, ma le sue ragioni procureranno disagio data la particolare posizione dell’Io rispetto al mondo spirituale.

È però necessario vedere con chiarezza in questo campo e non dimenticarlo, come invece avviene. Se non fossimo troppo ipocriti, se non avessimo in noi troppo Americanismo, ci renderemmo conto che vi sono due poli contrapposti: il Goetheanismo tedesco e l’Americanismo; sapremmo allora che rispetto a queste due correnti del presente possiamo comportarci in modo giusto se le guardiamo senza alcun pregiudizio. In effetti dobbiamo disabituarci da ogni chauvinismo e vedere tutto solo oggettivamente.

Ci ritrarremmo allora dall’adorazione dell’Americanismo (al quale ci siamo anche noi abbandonati a sufficienza, e del quale la paura dello Spirito è l’elemento caratteristico) e ci renderemmo conto che l’elemento americano sempre piú opererà negli attuali catastrofici avvenimenti come l’estremo male. Sono miopi coloro che giudicano diversamente le cose, perché non lo fanno sulla base della situazione reale. In confronto al vero elemento maligno che emana dall’americanismo, sono piccolezze quelle che i Francesi, riguardo ai grandi problemi in gioco, presentano per ragioni politiche, gli Inglesi per pura caparbietà economica, naturale in loro, gli Italiani per furore istintivo o per “sacro egoismo” [Va ricordato che il ciclo di sette conferenze di cui fa parte il presente estratto, furono tenute tra il giugno e l’agosto del 1918, cioè pochi mesi prima della fine della Prima Guerra Mondiale, quando ai tre principali avversari di allora della Germania (Francia, Inghilterra e Italia) si unirono gli Americani; piú precisamente, l’Italia si era aggiunta agli alleati franco-inglesi nel 1915 per sostenere quelli che i governanti italiani di allora avevano definito “sacri egoismi”].

Vi sono infatti tre correnti che, per la loro intima affinità, sono distruttive per l’evoluzione dell’umanità. Lo sono perché nei modi piú diversi hanno assunto l’eredità del passato e gli impulsi nuovi, come oggi ho cercato in breve di caratterizzare.

Vi è forza distruttiva soprattutto in tre correnti.

 


AmericanismoAnzitutto in quella che chiamiamo Americanismo, perché tende sempre piú a creare paura verso lo Spirito, a organizzare il mondo solo come un’occasione per potervi vivere fisicamente. È del tutto diverso, se i Britannici vogliono organizzare il mondo come una specie di casa di commercio. L’americanismo vuole in effetti organizzarlo possibilmente in modo da renderlo come un appartamento fornito di ogni comfort fisico, nel quale si possa vivere comodi e ricchi. L’elemento politico dell’Americanismo è quello di poter vivere comodi e ricchi nel mondo. Chi non lo rileva non vede le cose come sono, ma vuole stordirsi. Sotto l’influenza di questa corrente cesserebbe il contatto dell’uomo con il mondo spirituale. Nelle forze americane vi è ciò che porterebbe la Terra alla sua fine, vi è l’elemento distruttivo che alle fine porterebbe la Terra alla sua morte, allontanandola dallo Spirito.

 


GesuitismoIl secondo elemento distruttivo non è solo il
Gesuitismo cattolico, ma ogni forma di Gesuitismo, poiché in sostanza è affine all’Americanismo. Se la corrente americana fa sí che si sviluppi la paura dello Spirito, il Gesuitismo cerca di sviluppare la convinzione che non ci si debba occupare dello Spirito, al quale non si è in grado di avvicinarsi, lasciando amministrare i beni spirituali da chi è chiamato a farlo, secondo la dottrina della Chiesa cattolica. Questa corrente tende ad atrofizzare le forze della natura umana che vanno verso la sfera soprasensibile.

 


BolscevismoLa terza corrente è quella che si presenta tanto spaventosa in Oriente e che ha la sua base nel socialismo che socializza solo l’elemento animale; senza volerne subito fare un dogma, è quello che si indica come Bolscevismo
e che l’umanità avrà difficoltà a superare.

 

 

Sono questi i tre elementi distruttivi della moderna evoluzione umana. È possibile comprenderli solo sulla base della Scienza dello Spirito, al fine di porsi giustamente di fronte agli avvenimenti del presente».

 

Rudolf Steiner


Estratto dalla 6a conferenza, Le necessità della coscienza per il presente e l’avvenire, Berlino, 30 luglio 1918 – Editrice Antroposofica, Milano 2003, O.O. N° 181.