Dietro l’atomo “materiale” c’è Ahrimane, mentre in realtà c’è l’atomo eterico, a cui non sa elevarsi il ricercatore attuale. L’atomo è l’appendice iniziale fisica di un moto eterico, che solo la giustifica: appena lo si indaga fisicamente, si è tradito il mondo eterico, si è presi da Ahrimane. Tutto ritorna a Lui. È questo che occorre evitare, se si vuole evitare la perdita dell’anima cosciente, la separazione da Michele.
Se l’anima è pregna di comprensione per il mondo, di assunzione dell’altrui terrestrità, tutto è Krishna! Cosí si trasmuta in trasparenza di Luce michaelita la lotta segreta dell’anima, l’illusoria diversione. Essa è musica originaria, poesia che vuole poetare sulla Terra, perché fiorisca il suo germe d’Amore.
Il pensiero puro è la trama dell’essenza prima: tratto incorporeo, linea di forza assoluta, generazione della potenza immota, “turbine della potenza inerte”. È il giusto risarcimento della forza dopo diem laboris. È il giusto riposo nell’essenza nascente.
È il pensiero che, dalla sua trascendente altezza, salva il vivere terreno.
Tutto è sempre la stessa operazione di ritiro sottile del pensiero nel segreto della sua potenza originaria: e da lí tutto il giuoco dell’anima, libero, illimitato. Da lí lo sguardo che vede farsi obiettivo il fiore di luce. La virtú dell’assoluta autonomia rifiorisce attraverso qualsiasi marasma. Certa è la vittoria se la Forza-pensiero è assolutamente incorporea.
Servire il Logos, assolutamente, in ogni movimento, in ogni pensiero: sempre il Logos è il centro della verità, perché solo dall’essere vero può scaturire l’Amore. Aprire il varco al Logos, affinché il Logos afferri il pensiero. Il Logos è la fonte di luce beatifica, la dolcezza risanatrice, la certezza rifiorente dal cuore, la quiete restitutrice della forza, la fede soave, la ripresa immensa, il ritmo resurrettorio, la virtú dell’accordo senza ombra, la rinascita perché altri partecipino alla comunione di Luce.
A volte tutto appare cupo, grigio, confuso, inerte, deluso, senza speranza: tutto sfuggente. Eppure un potere chiaro come un’aurora, un potere di vita si affaccia attraverso il marasma e fa comprendere che la ripresa, la rinascita, è pronta: a un segno positivo, scocca e opera come un miracolo. Fede, fiducia, certezza nel Logos vittorioso, è il segreto. Fede assoluta e impeto corrispondente, entusiasmo correlativo: gioia irrompente della “operazione cristica”!
Cosí riprende la Vita della Luce, nel momento della pura audacia, del puro eroismo, della donazione senza paura: la quiete restituisce alle potenze dell’anima il senso sacrale nell’àmbito della terrestrità.
Massimo Scaligero
Da una lettera del novembre 1978 a un discepolo.