Liriche e arti figurative

Il vostro spazio

Liriche e arti figurative

 

La saggezza dell’Ulivo

 

 

UliviVoi, colossi del tempo

dalle foglie argentate e dai profili massicci,

voi che avete tronchi senili

ispessiti dal ripetersi delle stagioni,

voi che udiste il verbo del Christo,

narrate questa saggezza ai secoli

che vi girano intorno,

poiché dalle vostre nodose radici

sale la sapienza cosmica

che è viva e dà la Vita.

Saggio è chi medita l’ulivo,

poiché è simbolo di pace e fratellanza,

stendardo di libertà.

Voi che vedete i vostri simili

nascere e appassire,

voi che non sapete quanto pesi

un singolo giorno,

voi che conoscete chi trionfa e chi perisce,

salvateci dall’ombra.

Oh Bodhisattva della luce,

risorgete come linfa dalla terra

risalendo verso il cielo,

maturando ogni frutto.

Voi che non di solo pane vi saziate,

e per la madre terra vi sacrificate,

voi che godete delle memorie dell’Akasha,

portate questo gregge

al cospetto del Pastore

facendoci passare da Mosè il giudicatore

per arrivare alla soglia di un divino

e sempre nuovo Amore.

 

                                              Pietro Sculco

 

Un delicato acquerello di Floriana Scalabrini


L’arte

 

Danzatrice

Un bel dipinto su tela,

creato da mani danzanti

e da una mente armonica,

illumina gli sguardi dei viandanti.

La musica melodica,

con l’espansione subliminale

dell’espressione poetica,

genera emozione.

Danze di ogni cultura

ravvivano movimenti naturali

con battiti folgoranti,

scandiscono il muoversi misterioso

del suono senza tempo.

Poeti, scrittori, saggi,

e chiunque si sia addentrato

nei luoghi piú occulti

dei meccanismi concentrici

dell’uomo, hanno intuito

la matematica divina

e ricostruito la geometria astrale.

Portatori di bene assoluto

colgono l’arte come crescita

interiore e superamento

del proprio Io condiviso.

Non si confondono alle folle

ammassate nel caos notturno,

tra i violenti e coloro che della vita

fanno monotoni pensieri.

Originali sono coloro che in tutto

mettono la propria Anima

e si uniscono ad ogni concetto

terreno e spirituale con stupore.

Rita Marcía


 

Questa mia nuovaChiaro di luna

libertà, con il vento

che passa da me

alle foglie

e ci asciuga

il sudore e i pensieri!

Con la luna

prima pietra

di un sentiero

dove ogni ciottolo

dista un tempo

infinito!

Libertà

d’una musica

che ricollega

i primi suoni

in cui noi e il tutto

venimmo alla luce.

Se luce ci fu

quando l’ombra

della creazione

oscurò di sé il vuoto

e ne percepí

l’involucro.

Rumore

di ultimi passi

di chi stanco

è arrivato

e scarta la sfera

di punti

e con breve sorriso

s’accorge

che è vuota.

Lirica e dipinto di Letizia Mancino


 

 

RobiniaNell’ora del crepuscolo

come scura sagoma

si leva

l’altissima robinia

che l’autunno ha spogliato:

ma intorno un’aura rosa

l’avvolge

dall’orizzonte lontano,

ancora luminoso e caldo

di grandi e rosee nubi.

 

Alda Gallerano


 

Viva la scuola!

 

Docenti precariati, o con destinazione fuori sede, aule disastrate, studenti illetterati ai quali si renderanno tra breve obbligatorie la grammatica e la poesia a memoria. Insomma, la scuola di Pierino o di Pinocchio, visto che l’abbecedario è stato svenduto per il tablet, che garantisce facili viaggi in una realtà da Paese dei Balocchi. Si corre perciò ai ripari, come ad esempio la disposizione dei banchi nelle aule.

 

C’è chi la vuole liquidaDisposizione banchi

la scuola del futuro,

e chi la vuole solida

per lo studio sicuro.

Perché non vada in stallo

e sforni deficienti

c’è il ferro di cavallo

per i nuovi studenti.

È un problema di tattica

come disporre i banchi,

migliora la didattica

e rende meno stanchi.

Alunni e professori,

per i nuovi valori,

trovano un grande aiuto

da come uno è seduto:

la postura frontale

risulta ormai banale,

quella a gruppi è già meglio

tiene il cerebro sveglio,

l’anfiteatro e il cerchio

danno il genio in soverchio.

Sperando che chi insegna

lo faccia in forma degna.

 

Egidio Salimbeni