Oggi esultate, sta per aver fine
la civiltà maestra del morire:
il fuoco che devasta le città
è l’ultimo respiro del dragone,
l’estremo disperato inoffensivo
colpo di coda sotto un cielo plumbeo
del Leviatano dell’Apocalisse.
Perciò gioite: quello che prorompe
nell’aria non è il rombo distruttivo
di un’ogiva che esplode, è la sonora
Voce che annuncia l’èra dello Spirito,
búccina d’oricalco, coro angelico
il pulsare di eliche e reattori.
Poi sarà luce d’oro il vivo Sole,
opale iridescente la rugiada
sulle foglie dell’Eden ritrovato.
Perciò non vi sgomenti l’ora greve
che scandisce la livida clessidra
di mille guerre combattute, sabbia
le utopie, le chimere, i vaniloqui
concettuali, le filosofie.
Perciò esultate: si rischiara, aprendosi,
fulgido l’orizzonte al tempo nuovo.
Fulvio Di Lieto