Il cielo si nasconde,
e anch’io mi nascondo e fuggo:
poi appare la vita, nascosta,
dentro la terra, e quando si mostra,
dentro l’acqua vedi di nuovo il cielo:
poi scompare, e ti chiedi
dove sia finito il cielo,
dove si nasconda la terra,
e dove la terra, e come la terra
possa diventare cielo, e come possa
esistere una linea
che separa la terra dal cielo.
Ma il fuoco è troppo forte,
e l’acqua è troppo limpida,
mi specchio dentro, vedo la vita,
e sogno.
Sogno la terra e il cielo
nascosti dentro di me
nelle profondità di me
nel desiderio di andare oltre,
di sapere cosa si nasconde
dietro di me, dietro la vita
dietro la terra, oltre il cielo.
Stelvio
Freddo era l’inverno
e a lungo ho atteso
il vostro rinverdire,
cari tigli.
I primi giorni
di calda primavera
ho spiato
dei germogli il rifiorire.
Li ho visti infine
rapidi
i lunghi rami rivestire
e in fretta son cresciuti
in foglioline
che presto grandi foglie
diverranno.
Per accogliere il vento
che ne modella i moti
a piacimento
e nel fruscío
sussurrano gli dei
frasi agli umani.
Solo le coglie
chi la voce del vento
sa ascoltare.
Ascolta dunque e taci,
anima mia!
Alda Gallerano
Ti guardo
come contemplando
alti monti
scintillanti
di neve.
Silenzioso
il tuo volto
misura
il ritmo celeste.
Poiché
splende su te
la ricchezza del sole,
mite diviene
il mio cuore
ed incline
a venerare il cosmo.
Lirica e dipinto di Letizia Mancino
Non c’è anima
che prima o poi non si ritrovi
ad attraversare l’oceano.
L’acqua, simbolo
di primordiale evoluzione
ma anche di ignoto
e misterioso viaggio…
Ad ogni ritorno
una partenza.
Questo via vai
di anime che attendono
inesorabilmente
il purificarsi nel tempo,
è una logica e irrazionale
stratificazione dell’essere
nell’umana
dimensione
terrestre!
Rita Marcía
Espedienti
Sul lago d’Iseo riappare Christo. Non il Messia ma l’impacchettatore di celebri monumenti e famosi edifici, ingombrante e incombente personaggio ‘creativo’ della Rivoluzione culturale sessantottina. A Roma, tra le altre ‘opere’, incartò Porta Pinciana. Ora, essendo la civiltà in fase liquida, costruisce passerelle sul lago d’Iseo definite “Floating Piers”, per far camminare sull’acqua, scimmiottando il miracolo evangelico.
Nei Settanta ruggenti
ha impacchettato mura,
palazzi e monumenti,
con la mano sicura
piú che del bravo artista
di un ibrido prodotto
del mondo comunista.
L’incanto essendo rotto,
non riuscendo a incartare
edifici e sculture,
ora fa galleggiare
acquatiche strutture.
Sono mutati i tempi
ma insistono gli scempi
ai danni del paesaggio,
con l’unico vantaggio
di chi spaccia espedienti
per geniali portenti.
La sola differenza
è nella supponenza:
Christo l’incartatore
scimmiotta il Redentore
ma chi gabella il mondo
rischia di andare a fondo!
Egidio Salimbeni