Quante croci
Quante croci abbiamo piantato,
o Dio
per onorare il tuo nome
e quante volte abbiamo pianto
per chiedere aiuto
ma senza sapere
che siamo noi stessi croce
forza e destino
meteora.
Quante croci
pianteremo
e quante volte
nomineremo invano
il Tuo nome santo
ignorando
santità,
chiedendo grazie
che già furono date,
o Dio Signore
maledicendo il destino
pregando Te
inutilmente
dall’abisso di un cuore.
Mi inginocchierò
davanti a un altare
che è ovunque
verso tutti i punti cardinali
della terra
verso tutte le direzioni
del cielo.
Stelvio
T’invidio, vento!
Rapido giungi
e nell’etere corri
a render pura
della terra l’aria.
Come poesia
che improvvisa discenda,
vento di cieli
sulla terra riarsa.
T’invidio, vento,
e scorrere ti vedo
fra gli oleandri in fiore,
fra le magnolie e i tigli.
E voi
che di Bellezza siete il vanto,
innalzate alla Natura un canto,
fiori,
per i petali d’angelico aspetto,
delicati,
dai colori di giorno splendenti,
luminosi di notte.
Alda Gallerano
Pallido
nella mente
come la distesa
di grano
nella nebbia
l’oro
della tua presenza
è nascosto
al mio sguardo.
Lirica e dipinto di
Letizia Mancino
Infondere
Quando ti accorgi
che alcuni intorno a te
fanno trasparire
dagli occhi
e dai movimenti
un disagio profondo,
l’unica nostra reazione
dev’essere comprensione,
e se necessario
anche silenzio,
infondendo in essi
tranquillità.
Rita Marcía
Guerrieri paglia e fieno
Cosa non si fa per trovare spazi mercantili in un’epoca di saturazione deflattiva! Ecco allora inventarsi, a Castellar di Cuneo, la confezione di spaventapasseri, lontani però dall’antico modello rurale, ossia il manichino da Mago di Oz tutto paglia e stracci. I nuovi guardiani delle colture cerealicole e non solo hanno l’aspetto inesorabile dei terminator galattici, armati di lirpa, tricorder e raggi laser. Servirà tanta deterrenza? Ben altri sono i nemici che insidiano i raccolti: OGM, pesticidi, scie chimiche, monopoli delle sementi, importazioni concorrenziali.
Spaventare gli uccelli
oggi è una forma d’arte,
non piú spuri brandelli
messi all’uopo da parte
per creare pupazzi
imbottiti di paglia
procurando strapazzi
al passero e alla quaglia.
Si sono emancipati
i volatili, sanno
che i fantocci impagliati
non possono far danno.
E allora il contadino,
ch’è di cervello fino,
per solco e fattoria
cambia la strategia:
assolda pistoleri
spaziali, giustizieri
armati fino ai denti
di raggi dissolventi,
usciti pari pari
dalle Guerre Stellari.
Ma ormai anche il cucú
non si spaventa piú.
Egidio Salimbeni