Vaghi pensieri affollano la mente,
crisalidi con l’ansia di mutare,
voci remote, come da un pianeta
ruotante ma invisibile nell’orbita
delle passioni spente del passato,
dettano mandamenti alla tua anima.
Vorresti, fermo il gioco, ripartire
con le mani piú sagge, non piú glifi
su papiri e colonne, non piú codici
a vietare la soglia degli incanti.
Cominciare dall’alfa, riproporti
abile nel tramare sortilegi
per una vita semplice. Vorresti
scolpire nuovi idoli gioiosi,
attingere l’omega diventato
pagina bianca, creta primordiale
da cui plasmare forme sconosciute.
Vorresti riproporre il tuo principio
senza il dolore di placente e geni.
Essere infine cellula immortale
pronta a scoccare da un’ignota essenza
la scintilla inviolabile dell’Io.
Fulvio Di Lieto