La tua bellezza
non ha confini
onda di mare
di pianto
che avvolge e monda
lo scoglio
immoto del tempo
in un manto di sole
si spezza l’istante
d’insolita grazia
la vita negli occhi
sorride all’Eterno
nel cuore
di un vuoto infinito.
Mario La Floresta
Il volo
Una presenza destò i pensieri
da un sogno:
era polla di vento e paura.
Ah! Due ali, perfetti arcieri.
Ah, frecce infuocate di congiura.
Ah, sorde parole, granelli neri,
sí, m’incutevano l’abiura
del favoloso sogno, dei portieri
suoi, che brindavano
alla mia ventura.
Ma poi, tra il balcone e l’ignoto
s’equiparavano l’aura delle ali
e il mio fedele e duplice molo,
che del famelico Corvo
la foto possiede.
Raggiràti questi mali,
congedai l’inevitabile volo.
Enzo Martino
Ancora giovane l’autunno
muove nel vento
le foglie verdi.
Ancora tiepida l’aria
fa sbocciare
fiori di vetro e rose
su rami recenti,
rossi e svettanti
orditi verso l’alto,
come se inverno e gelo
non fossero a un passo
ma lontano ancora
dal loro sogno vigoroso.
Alda Gallerano
Credi,
che quando ti penso
tu hai un volto?
Al mio pensiero di te
rimane
solo quel soffio,
che ti fa amare.
Lirica e dipinto di Letizia Mancino
Cristo
Sono partita per un lungo viaggio,
non esiste piú nessuno,
siamo io e Te.
Ti ho cercato per lungo tempo,
ecco, Ti vedo… Seguo i Tuoi passi
su sabbie infuocate,
le Tue mani vellutate
mi sfiorano dolcemente.
Tu che da tempo ascolti lamenti,
Tu che la natura domini e ami,
Luce intensa emani.
Salva questa umanità dai tormenti.
Abbasso il capo per sentirti,
tanto Ti ho cercato, e adesso
che Ti ho trovato,
sorreggimi e fammi vedere
con occhi lucenti
il cammino delle Tue genti.
Rita Marcía
CON…PATIRE
Mute le labbra mie
io te odo parlare,
e d’affanni un mondo
verso me tu sospingi.
Il libro di tua vita,
amaro in me si sommerge,
e forte e scuro risuonando
in me ondeggia il tuo sangue,
che una riva non trova
ove un attimo calmo sostare,
cupi e dolenti i suoi impulsi
la mia anima invadono.
Oh, come infonderti posso
un vero raggio di pace?
Quali parole adesso, nuove,
vere e libere a te pronunciare?
Come, in un solo momento,
parole posso indicibili dirti
col cui suono alfine riuscire
dal sentire di eoni a discioglierti?
Oh, come indegno a me appare
il parlare che dal cuore non suona.
Tacere, parlare e consolando mentire,
o dare al dolore valore d’amore?
Sorga, allora, vera e profonda,
la Parola che da luce si forma:
«Respira anche dell’altro il dolore
e nutrine pure il tuo sangue,
avvolgilo con ardore di Fuoco
e irraggialo con saggezza di Luce,
e s’uniranno allora i due cuori
nel vero linguaggio d’Amore».
Mario Iannarelli