Dicono che a Milano non fa freddo,
e per provarlo stanno sistemando
Piazza Duomo per farne l’Algeria,
l’Egitto, la Somalia o il Senegal
con alberi di palma e di banane.
L’esotica trovata vuole dare
ai milanesi la certezza che
se salirà lo spread potranno cogliere
a piene mani frutti commestibili
e risparmiare il costo di vacanze
nel continente nero, avendo l’oasi
sotto casa, e volendo anche il dessert.
Certe stranezze, tralasciando il costo
che comunque cadrà sui meneghini,
sono la prova che il disagio cova
profondo nella psiche della gente,
e per smaltirlo serve titillarne
l’angoscia con scenari edulcoranti.
Ma forse c’è di piú: l’Africa ormai
s’è trasferita sotto il nostro cielo
e non è giusto far mancare ai neri
l’aria di casa, la verzura amica.
La Madonnina benedice tutti
ignorando il colore della pelle.
Se agli alberi da frutta tropicali
aggiungessero poi fichi e pistacchi,
il salad bowl, la grande misticanza
di culture e colture diverrebbe
oltre le aspettative una realtà.
Datteri e fichi secchi, le banane
sposate alla durezza dei pistacchi:
dall’inciucio globale, ecco la dieta
che ci viene proposta, col permesso
del punteruolo rosso. E cosí sia!
Il cronista