Liriche e arti figurative

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Liriche e arti figurative

A.C. Lalli «Le tre Marie al sepolcro»

A.C. Lalli «Le tre Marie al sepolcro»

 

Quanta serenità

nel giorno dopo Pasqua!

Che gioia quieta, sottile!

Come se l’Angelo,

che sulla tomba apparve,

distendesse le ali, oggi ancora

sul mondo

stupito da Resurrezione.

Pace di cieli sulla Terra discende

al rinnovarsi della primavera,

al ritorno dell’Angelo

che annuncia

che risorto è il Signore

e attorno a sé diffonde

del suo essere l’oro.

 

Alda Gallerano




 

Nel ventoPossa l’uomo danzare nel vento

e nel suo incedere

esseri danzanti si uniranno a lui.

Visibile e invisibile, a braccetto,

intonano la stessa melodia

che, se udita, è allo stesso tempo

verbo e coraggio che il Cristo

infonde d’intorno.

La speranza nei nostri cuori traspare

dagli occhi lacrimanti di gioia.

Il nostro dolore, affrontato e vinto,

vince la paura, antico inganno

dell’esistenza. Tutto muore,

trasmutando continuamente,

giacché la vita si perpetua

e incessante impera.

Danza nel vento e fatti recare

là dove la ragione non ha dominio

segreto impulso vivente.

Dalle nostre mani sgorghi

quello che ci è stato elargito.

Dai nostri cuori sorga

l’alba della nostra patria.

 

Corrado




I giardini del mondo

 

Giardino fioritoPorta con te, oh dolce anima,

gli insegnamenti di questa vita,

perché proseguendo questo viaggio

si alleggeriscano i tuoi passi.

Quando incontriamo l’Amore

libero da ogni costrizione,

i nostri occhi si colmino di gioia,

senza togliere ad altri

comprensione e sostegno.

Non c’è cuore che non chieda tenerezza,

non c’è bocca che non chieda aiuto,

ascoltiamo l’immensità dentro e fuori di noi,

curiamo con amore quei giardini trascurati

dal nostro orgoglio e dalla nostra indolenza

perché possano nascere fiori puri.

Non lasciamo scappare le opportunità

che la vita ci presenta: ogni opportunità

è un germoglio in piú nei giardini del mondo.

 

Rita Marcía




Sotto chiave

 

A Como piú di quarantamila lucchetti sono stati appesi e fatti scattare alle cancellate per protestare contro le paratíe destinate a circondare il lago impedendone la vista. Motivo addotto: le frequenti esondazioni. I comaschi non si sono bevuti la tesi della sicurezza avanzata dalle autorità per giustificare la recinzione e l’hanno sommersa di coloratissimi lucchetti.

.

LucchettiIl Lario spesso esonda,
allaga la città
per contenerne l’onda
fatto ha l’autorità
perimetrare il lago
con alti paraventi
che impediscono il vago
mirare ai residenti.
Cosí pure i turisti,
venuti per diporto
a Como, sono tristi
credendo il lago morto.
Se una cosa non va
la gente cosa fa?
Contro la recinzione
lucchetti a profusione!
Fosse cosí con tutte
le cose folli o brutte
che affogano il paese
in un lago di spese.
Lucchettare ad intento
Senato e Parlamento,
come i preti al Conclave
e gettare la chiave…

 

Egidio Salimbeni