La coppa aperta al Cielo

AcCORdo

La coppa aperta al Cielo

L’essenza è il pensiero che pensa e che noi pensiamo come essenza, movendo dall’essenza medesima. La trascendenza è questo momento dell’essenza, cui di continuo è tutto esteriore in quanto interiore senza consapevolezza dell’essenza: ma sempre ritornante luce interiore trascendendosi!

AccordoCon il lampo della volontà trapassare la natura, ritrovare il pensiero di Luce. La natura si oppone al pensiero, vuole dominare il pensiero, esprimere se stessa in pensiero, eliminando il pensiero – e questa è la situazione della Cultura umana oggi – ma il vero pensiero passa attraverso la natura, la estingue, la nullifica: tutta la natura viene redenta in pensiero. E questo è il còmpito del Christo.

Pensiero di vita nascente, pensiero im­mortale, è quello che motiva la ripresa della lotta ogni momento, e la volontà di vittoria.

Anima calma e silenziosa è la condizione perché la Forza-Christo discenda e giunga nelle profondità della natura, là dove l’anima è afferrata dall’oscurità. L’Anima è la coppa aperta al Cielo, la coppa che raccoglie la rugiada cosmica: l’oscurità è la terrestrità magica della coppa, che anela essere contenitrice del contenuto celeste. Calma profonda, pace, silenzio, perché l’Amore Divino operi: discenda la sicurezza, l’audacia, la volontà, l’aiuto. Entra nell’umano ciò che l’umano non ha mai avuto, perciò dissolve e ricrea l’umano, oltre la crisi deterrente, oltre il tragico, come aurora di vita!

Essere aperti all’Ignoto, al non imaginabile – se è imaginabile non può essere veramente metafisico, perché già c’è – all’inaspettato, che tuttavia è appassionatamente aspettato. Si aspetta sulla Terra ciò che trasforma la Terra, ma lo si teme, lo si avversa. Perché è piú, è oltre e al di sopra di tutto ciò che già è noto ed è, e sembra essere senza essere. Perché è soltanto ciò che ancora non è: è il Cristo che affiora là dove siamo nuovi: nel libero pensare.

Fruscío d’ali nell’anima e potenza nuova di concentrazione nel centro della fronte: nuova vita del pensiero, ètere restituente la vigoria originaria: tutto per essere nella tenzone decisiva dell’epoca.

Nel denso della prova, entrando nel segreto della tenebra, si trova la risposta all’enigma della Luce perduta, ritrovata.

Il pensiero “manicheo” si pone oltre ogni categoria umana: perciò vince. È il pensiero che non patisce norma di natura, dialettica terrestre. È il pensiero del miracolo, che reca la potenza del Logos.

Luce superiore del pensiero che vive sopra il processo del pensare, come una virtú di certezza dello Spirito, al di sopra della psiche. È la zona della libertà in cui non giunge nulla di animale: la zona della sicurezza assoluta.

Luce superiore del pensiero come dimensione adamantina che già realizza in un germe l’Uomo-Spirito, l’assoluta vittoria sulla natura terrestre.

 

Massimo Scaligero


Da una lettera dell’agosto 1979 a un discepolo.