Liriche e arti figurative

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Il sogno degli zaffiri blu

Carmelo Nino Trovato «Cristalli silenti – Il sogno degli zaffiri blu»




La quotidiana lotta

 

GuerrieroPrima linea,

stretta è la presa attorno all’elsa

rivestita di corda ritorta

che si intride di sudore.

Il respiro è profondo

sotto il peso dell’elmo

e condensa veloce

come rugiada al mattino,

mentre il gladio nella destra

sembra essere ormai parte

dello stesso corpo.

Sferrare un colpo con la destra

e difendersi con la sinistra.

Questo è l’agire dell’automa uomo:

un soldato che lotta

solo per sopravvivere

un mercenario che dimentica

la sua “cara” patria.

Non è cosí che si vince una guerra!

Non servono né scudi né spade,

al vero uomo

serve soltanto essere;

poiché tutto lo può trafiggere

ma niente lo deve turbare.

L’eroe vero è colui

che impugnerà nella destra

il gladio luminoso della Libertà

e che spezzerà le catene del karma

per ascendere alla luce,

che vibra nelle nostre iridi,

come effetto di una luce eterna

da cui tutto ha avuto inizio.

 

Pietro Sculco




Fiore e spigaUn’immagine di sogno

nella notte è fiorita,

presagio di pienezza

che germoglia:

come verde grano

un giorno spiga d’oro,

come fiore in bocciolo

che all’alba

aprirà la corolla

e mille petali offrirà

al sole nascente

d’oro splendenti

e di rugiada.

 

 

 Alda Gallerano




Bramantino Cristo dolente

Bramantino «Cristo dolente»

Tu sei l’amore

che mi trae a sé

tu sei ciò che sempre sogno

Tu generasti in me il dolore

e il mio dolore penasti

tutto il mio dolore

e quello di ogni altro

essere

Ogni dolore che l’uomo crea

tu soffri

ogni gioia che l’uomo vive

tu gioisci

e mi chiami a te

sempre

amore mio

goccia di rugiada

fiore della notte

ogni sofferenza

che io infliggo

al mondo

è una lama che pianto

nel tuo corpo

ogni momento di gioia

creato

è il tuo sollievo.

Quanto dolore penasti

per esistere

amore mio

che mi chiama a sé

sempre.

 

Stelvio




SonnambulaCi sono persone

che non vivono veramente,

trascorrono il loro tempo

da sonnambuli

in una sorta di frenesia

concettuale,

creando inconsciamente

legami distruttivi

convincendosi che ogni cosa

ci appartiene…

Ma non è cosí:

nulla è nostro,

ma tutto è utile.

Se metteremo in pratica

il distacco dell’Io dall’ego,

mantenendo solidi

i nostri sentimenti

senza appropriarcene,

scopriremo la vera essenza

della vita.

 

Rita Marcía




L’ultimo menú

 

In un mondo a corto di risorse in ogni settore, soprattutto in quello alimentare, gli insetti rappresentano una valida quanto inesauribile scorta di cibo. Presenti su tutto il pianeta in quantità esorbitante, vedi cavallette e formiche, combinati con altri alimenti alternativi, come rettili e coleotteri, a detta dei cosiddetti ‘esperti’ saranno il nutrimento dell’umanità futura. Sono anche, sempre a detta di quegli esperti, gli unici esseri in grado di sopravvivere a seguito di una eventuale apocalisse nucleare.

 

Mangiare insettiDopo gli scarafaggi,

punteruoli e scorpioni,

proveremo gli assaggi

di meduse e tritoni.

Non sono certo favole,

ma presto appariranno

sulle normali tavole,

dicono senza danno,

roditori ed insetti,

serpenti e pipistrelli,

per il gusto e i diletti

degli chef ai fornelli.

Il prossimo futuro

non avrà cibo puro,

ma ibridi alimenti

riciclati in portenti

dell’alta culinaria

per una dieta varia:

si risparmia in valute

guadagnando in salute.

Ma invece di mangiare

menú di bestie rare

e diventare mostri,

meglio i cavoli nostri!

 

 

Egidio Salimbeni