VARIAZIONE SCALIGERIANA N° 110
«La cerebralità è la fonte della paura. Ma l’uomo lo ignora e crede di sfuggire all’inconscia paura, convertendo in cultura, in persuasione di progresso, in miti fisici e metafisici, il suo vincolo alla cerebralità. Mentre suo compito sarebbe conoscerlo, per trarne il segreto della vita, l’arte della libertà e della fraternità».
Massimo Scaligero, Magia sacra
«Il cervello è ciò che vi è di meno importante per il Mondo spirituale. Occorre perciò eliminare di nuovo il cervello, se si vuole penetrare sia pure soltanto nel primo mondo che confina con il nostro».
Rudolf Steiner, Coscienza d’Iniziato
L’uomo razionale scivola lungo i solchi delle circonvoluzioni cerebrali, frutto delle impronte dell’esperienza cosciente, e scruta fra i neurotrasmettitori il senso dei propri sentimenti, pensieri e desideri. L’illusione della scienza della natura continua le investigazioni per sedare le paure della malattia.
L’uomo cosciente si interessa al cervello, ma non lo pone al centro della propria ricerca scientifico-spirituale, dirige lo sguardo al mondo degli Esseri, verso se stesso e scruta attraverso il velo dell’apparenza per trovare la Luce che fonda la Materia. E in essa scopre la realtà operante del Pensiero Vivente.
Il dado è tratto.
Angelo Antonio Fierro